1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. 2 Quando il profeta Natan andò da lui, che era andato con Betsabea.
3 Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
4 Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
5 Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
6 Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto:
così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio.
7 Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre.
8 Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
9 Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve.
10 Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato.
11 Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe.
12 Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
13 Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.
14 Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso.
15 Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno.
16 Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia.
17 Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode.
18 Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti.
19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
20 Nella tua bontà fa’ grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme.
21 Allora gradirai i sacrifici legittimi, l’olocausto e l’intera oblazione;
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
“Peccato” e “concepimento”. Il concepimento di cui si parla nel Salmo 51
va inteso, secondo il ricco simbolismo proprio del linguaggio biblico,
come un riferimento alla totalità dell'esistenza: si menziona l'origine
per indicare tutta la vita umana.
. L'orante esprime la convinzione profonda secondo cui il peccato è una realtà presente nella natura stessa dell'uomo, creatura limitata che non può apparire mai completamente giusto e puro davanti a Dio, se non viene ricreato dalla sua grazia (versetto 12). Una tradizione cristiana vedrebbe nel Salmo 51,7 un riferimento al peccato originale: la “madre” sarebbe infatti Eva, madre di ogni uomo. Da escludere come errata è invece ogni interpretazione che consideri il versetto 7 quasi fosse un riferimento alla peccaminosità dell'atto sessuale, perché la Bibbia ha una grande considerazione della procreazione.
(foto: La penitenza di Davide;illustrazione del Salmo 51.Francesco di Stefano detto il Pesellino, 1422-1457.Le Mans, Museo Tessé)
. L'orante esprime la convinzione profonda secondo cui il peccato è una realtà presente nella natura stessa dell'uomo, creatura limitata che non può apparire mai completamente giusto e puro davanti a Dio, se non viene ricreato dalla sua grazia (versetto 12). Una tradizione cristiana vedrebbe nel Salmo 51,7 un riferimento al peccato originale: la “madre” sarebbe infatti Eva, madre di ogni uomo. Da escludere come errata è invece ogni interpretazione che consideri il versetto 7 quasi fosse un riferimento alla peccaminosità dell'atto sessuale, perché la Bibbia ha una grande considerazione della procreazione.
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