venerdì 17 gennaio 2014

Quei piedi gloriosi

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Apparivano radiosi,
come segni di una
vittoria sovraumana
I vari particolari dell’apparizione del Risorto agli Apostoli e, pensiamo, anche a tutti, o almeno alla maggior parte dei suoi seguaci, sono interessanti. Una prima osservazione importante ci permette di seguire da vicino le mosse del Risorto, in quel momento solenne. Giovanni ci fornisce il dettaglio e dice che Gesù, al suo primo apparire dentro il cenacolo a porte chiuse, fece sentire un semplice parola, quella del saluto consueto fra gli ebrei: Shalon!
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Senonchè quel saluto era stato rivolto con il sostegno di un gesto estremamente significativo, in quell’ora in cui perdurava tuttavia l’angoscia, frammista ad una certa speranza legata alle segnalazioni delle pie donne. Dice dunque l’evangelista teologo che il Risorto, appena proiettatosi nella sala, si era posto al centro degli astanti, come per vederseli più comodamente, tutti alla stessa  distanza.
Potrebbe sembrare di poca rilevanza, insomma casuale; invece no. Tutti quegli amici avevano preso parte al dramma del Golgotha, che più da vicino, chi più da lontano; qualcuno purtroppo era giunto al rinnegamento, ma poi si era ripreso.
Gesù, quasi volva vedere in faccia le loro impressioni. Il gruppo però, fu subito attratto da qualche altra cosa, ancora più misteriosa e inattesa.
Il Maestro, dopo quel gesto e quel saluto, mostrò loro le mani e il costato. Naturalmente i due luoghi del corpo dovevano conservare qualcosa di interessante, cioè i fori dei chiodi e lo squarcio della lancia al petto.
Questi dovevano necessariamente apparire radiosi, come segni di una vittoria sovrumana, ottenuta attraverso la morte accettata per amore del padre e dell’umanità.
Anche qui il racconto giovanneo nasconde sorprese di vario tipo. Perché, ci chiediamo, non furono mostrate anche le piaghe dei piedi?
L’Evangelista non ne parla; ma è evidente che le ferite c’erano anche lì, perché Gesù era stato crocifisso con procedimento, a quanto pare, normale. Che forse la veste risplendente della Risurrezione coprisse le estremità inferiori del Signore Gesù? A quale scopo? Non è possibile individuarlo.
Il bello è che sapremo da Luca che quei piedi del Risorto, con le rispettive ferite gloriose dei chiodi, furono viste benissimo dai presenti. Ma allora perché Giovanni omette il particolare?
Intendeva concentrare l’attenzione dei suoi lettori alle sole mani e al petto? Ma per quale ragione?
Accontentiamo ci di sapere quello che ci è permesso di sapere, sul Salvatore e la Salvezza: è già molto.
La gioia più vera del cristiano è quella di scoprire sempre qualcosa di nuovo, nel mistero del Cristo!

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