martedì 22 aprile 2014

Frase del giorn 22 Aprile

A volte gli atleti si allenano
con dei pesi alle caviglie, per
rafforzare i muscoli. Quando 
poi tolgono i pesi, gli sembra di 
poter volare. Le difficoltà, come
questi pesi, temprano il nostro 
spirito e ci preparano per la 
prossima gara.

Meditazione del giorno 22/04/2014

Martedì fra l'Ottava di Pasqua
Meditazione del giorno
San Gregorio Palamas (1296-1359), monaco, vescovo e teologo
Omelia 20, sugli otto vangeli del mattino secondo S. Giovanni ; PG 151, 265
 
“Và dai miei fratelli”
 
    Fuori regnava l’oscurità, non era ancora giorno, ma quella grotta era piena della luce della risurrezione. Maria ha visto quella luce per grazia di Dio: il suo amore per Cristo è diventato più vivo, ha avuto la forza di vedere angeli…che le hanno detto: “Donna, perché piangi? Vedi il cielo in questa grotta o piuttosto un tempio celeste al posto di una tomba scavata per essere prigione… Perché piangi?”…

    Fuori, il giorno ancora incerto, il Signore non manifesta lo splendore divino che l’avrebbe fatto riconoscere anche in mezzo al dolore. Maria non lo riconosce dunque… Quando ha parlato e si è fatto riconoscere…, anche allora pur vedendolo vivo, lei non ha percepito la grandezza divina e gli si è rivolta come a un semplice uomo d Dio… Nello slancio del suo cuore, vuole inginocchiarsi e toccargli i piedi… Ma lui le dice: “Non toccarmi…, poiché il corpo di cui sono ora rivestito è più leggero e mobile del fuoco; può salire al cielo fino al Padre mio, nel più alto dei cieli. Non sono ancora salito da mio Padre, perché non mi sono ancora mostrato ai miei discepoli. Va’ da loro; sono fratelli miei, poiché siamo tutti figli di un unico Padre” (cfr Gal 3,26)…

    La chiesa in cui siamo è simbolo di questa grotta. Ne è ancor più che un simbolo: è per così dire un Santo Sepolcro. Vi si trova il luogo dove si depone il corpo del Maestro…; vi si trova la santa mensa. Chi dunque corre con tutto il cuore verso questa divina tomba, vera dimora di Dio…, vi imparerà le parole dei libri ispirati che lo istruiranno come gli angeli sulla divinità e l‘umanità del Verbo, la Parola di Dio incarnata. E vedrà così il Signore stesso, senza possibilità di errore… Poiché chi guarda con fede la mistica mensa e il pane che vi è deposto, vi trova nella sua realtà il Verbo di Dio che si è fatto carne per noi e ha stabilito la sua dimora in mezzo a noi (Gv 1,14). E si fa degno di riceverlo, non solo lo vede, ma partecipa del suo essere ; lo riceve in sé perché dimori in lui.

La parola del giorno 22/04/2014


Martedì fra l'Ottava di Pasqua

Atti degli Apostoli 2,36-41.
Nel giorno di Pentecoste, diceva Pietro ai Giudei: "Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!".
All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?".
E Pietro disse: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo.
Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro".
Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: "Salvatevi da questa generazione perversa".
Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone.


Salmi 33(32),4-5.18-19.20.22.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.

Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
nutrirlo in tempo di fame.

L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,11-18.
In quel tempo, Maria stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro
e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.