Capitolo 14
V.
LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESU'
Complotto
contro Gesù
[1]Mancavano
intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli
scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per
ucciderlo. [2]Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché
non succeda un tumulto di popolo».
L'unzione
a Betania
[3]Gesù
si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a
mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio
profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro
e versò l'unguento sul suo capo. [4]Ci furono alcuni che si
sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato?
[5]Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento
denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
[6]Allora
Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha
compiuto verso di me un'opera buona; [7]i poveri infatti li avete
sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi
avete sempre. [8]Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo
in anticipo il mio corpo per la sepoltura. [9]In verità vi dico
che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si
racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».
Il
tradimento di Giuda
[10]Allora
Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per
consegnare loro Gesù. [11]Quelli all'udirlo si rallegrarono e
promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per
consegnarlo.
Preparativi
del pasto pasquale
[12]Il
primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi
discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu
possa mangiare la Pasqua?». [13]Allora mandò due dei suoi
discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo
con una brocca d'acqua; seguitelo [14]e là dove entrerà dite al
padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi
possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? [15]Egli vi
mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta;
là preparate per noi». [16]I discepoli andarono e, entrati in
città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.
Annunzio
del tradimento di Giuda
[17]Venuta
la sera, egli giunse con i Dodici. [18]Ora, mentre erano a mensa
e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico, uno di voi, colui
che mangia con me, mi tradirà». [19]Allora cominciarono a
rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». [20]Ed
egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. [21]Il
Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo
dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non
fosse mai nato!».
Istituzione
dell'Eucaristia
[22]Mentre
mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo
diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». [23]Poi
prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. [24]E
disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per
molti. [25]In verità vi dico che io non berrò più del frutto
della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».
Predizione
del rinnegamento di Pietro
[26]E
dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. [27]Gesù
disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò
il pastore e le pecore saranno disperse.
[28]Ma,
dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». [29]Allora
Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò».
[30]Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in
questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai
tre volte». [31]Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se
anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano
anche tutti gli altri.
Al
Getsemani
[32]Giunsero
intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi
discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». [33]Prese con sé
Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. [34]Gesù
disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e
vegliate». [35]Poi, andato un pò innanzi, si gettò a terra e
pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. [36]E
diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo
calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». [37]Tornato
indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non
sei riuscito a vegliare un'ora sola? [38]Vegliate e pregate per
non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
[39]Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. [40]Ritornato
li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non
sapevano che cosa rispondergli.
[41]Venne
la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è
venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei
peccatori. [42]Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è
vicino».
L'arresto
di Gesù
[43]E
subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui
una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi
e dagli anziani. [44]Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno:
«Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona
scorta». [45]Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo
baciò. [46]Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. [47]Uno
dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e
gli recise l'orecchio. [48]Allora Gesù disse loro: «Come contro
un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. [49]Ogni
giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete
arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!».
[50]Tutti
allora, abbandonandolo, fuggirono. [51]Un giovanetto però lo
seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. [52]Ma
egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Gesù
davanti al sinedrio
[53]Allora
condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi
dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. [54]Pietro lo aveva
seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne
stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. [55]Intanto i
capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza
contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. [56]Molti
infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze
non erano concordi. [57]Ma alcuni si alzarono per testimoniare il
falso contro di lui, dicendo: [58]«Noi lo abbiamo udito mentre
diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre
giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo». [59]Ma
nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. [60]Allora
il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù
dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di
te?». [61]Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il
sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio
di Dio benedetto?». [62]Gesù rispose: «Io lo sono!
E
vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo».
[63]Allora
il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo
ancora di testimoni? [64]Avete udito la bestemmia; che ve ne
pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte.
[65]Allora
alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a
schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo
percuotevano.
Rinnegamenti
di Pietro
[66]Mentre
Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote [67]e,
vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu
eri con il Nazareno, con Gesù». [68]Ma egli negò: «Non so e
non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il
gallo cantò. [69]E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai
presenti: «Costui è di quelli». [70]Ma egli negò di nuovo.
Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di
quelli, perché sei Galileo». [71]Ma egli cominciò a imprecare
e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite». [72]Per la
seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella
parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte,
mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.