mercoledì 23 aprile 2014

Udienza generale. Il Papa: Gesù è vivo, non cerchiamolo in sepolcri che sanno di morte

 
“Perché io nella vita cerco tra i morti Colui che è vivo?”. Attorno alla domanda che nel Vangelo annuncia la Risurrezione di Cristo ai discepoli increduli Papa Francesco ha imperniato la catechesi dell’udienza generale di oggi. Oltre 60 mila le persone presenti in Piazza San Pietro, oltre al folto gruppo di disabili che prima dell’udienza il Papa ha salutato di persona in Aula Paolo VI. Il servizio di Alessandro De Carolis:
È un limite tutto umano cercare ciò che serve nel posto sbagliato. Un aiuto necessario per la vita in luoghi dove lo spazio è piuttosto della morte. Non fa eccezione la fede, ricorda Papa Francesco riandando ai momenti della Risurrezione narrati dal Vangelo. Nessuno all’inizio riconosce Gesù: né la Maddalena davanti al sepolcro vuoto, né i discepoli di Emmaus che tornano a casa “depressi” e sconfitti. Addirittura un Apostolo, Tommaso, “pone delle condizioni” per credere alla Risurrezione: mettere il dito nelle piaghe:
“’Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?’. Quante volte noi cerchiamo la vita fra le cose morte, fra le cose che non possono dare vita, fra le cose che oggi sono e domani non saranno più, le cose che passano… Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”.
“Non è scontato accettare la vita del Risorto”, ammette Papa Francesco, che spiega da cosa dipenda la cecità che impedisce di vedere “Gesù vivo”: la chiusura “in una qualsiasi forma di egoismo o di autocompiacimento”, il lasciarsi “sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo dimenticando Dio e il prossimo”, il riporre le “speranze in vanità mondane, nel denaro, nel successo”:
“Allora la Parola di Dio ci dice: ‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo?’. Perché stai cercando lì? Quello non ti può dare vita! Sì! Forse ti darà un’allegria di un minuto, di un giorno, di una settimana, di un mese… E poi? ‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. Eh, questa frase deve entrare nel cuore e dobbiamo ripeterla’.
Sollecitata da Papa Francesco, la folla ripete tre volte in coro la frase dell’Angelo, la certezza della risurrezione. Un modo per reimparare a cercare Gesù nel posto giusto, cominciando a porsi la giusta domanda e sapendo – assicura il Papa – che Gesù vivo “sarà sempre vicino a noi per correggere la rotta se noi abbiamo sbagliato”:
“‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo?’. Questa domanda ci fa superare la tentazione di guardare indietro, a ciò che è stato ieri, e ci spinge in avanti verso il futuro. Gesù non è nel sepolcro, è il Risorto!, Lui è il Vivente, Colui che sempre rinnova il suo corpo che è la Chiesa e lo fa camminare attirandolo verso di Lui. ‘Ieri’ è la tomba di Gesù e la tomba della Chiesa, il sepolcro della verità e della giustizia; ‘oggi’ è la risurrezione perenne verso la quale ci sospinge lo Spirito Santo, donandoci la piena libertà”.
Dopo le catechesi in sintesi, Papa Francesco ha tra l’altro ricordato, al momento dei saluti in lingua italiana, la prossima Beatificazione di padre Giuseppe Girotti, in programma sabato pomeriggio ad Alba, in Piemonte. Il religioso, sacerdote dell’Ordine dei Frati Predicatori, venne ucciso in odium fidei nel lager nazista di Dachau:
“La sua eroica testimonianza cristiana e il suo martirio, possano suscitare in molti il desiderio di aderire sempre più a Gesù e al Vangelo”.

Pope's General Audience (diretta)

Meditazione del giorno 23/04/2014

Mercoledì fra l'Ottava di Pasqua
Meditazione del giorno
Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Nord Africa) e dottore della Chiesa
Discorso 235; PL 38, 1117(Nuova Biblioteca Agostiniana)
 
“Resta con noi”
 
    Orbene, fratelli, quand'è che il Signore volle essere riconosciuto? All'atto di spezzare il pane. È una certezza che abbiamo: quando spezziamo il pane riconosciamo il Signore. Non si fece riconoscere in altro gesto diverso da quello; e ciò per noi, che non lo avremmo visto in forma umana ma avremmo mangiato la sua carne. Sì, veramente, se tu - chiunque tu sia - sei nel novero dei fedeli, se non porti inutilmente il nome di cristiano, se non entri senza un perché nella chiesa, se hai appreso ad ascoltare la parola di Dio con timore e speranza, la frazione del pane sarà la tua consolazione. L'assenza del Signore non è assenza. Abbi fede, e colui che non vedi è con te.

    Quanto invece a quei discepoli, quando il Signore parlava con loro, essi non avevano più la fede perché non lo credevano risorto e non speravano che potesse risorgere. Avevano perso la fede e la speranza: pur camminando con uno che viveva, loro erano morti. Camminavano morti in compagnia della stessa Vita! Con loro camminava la Vita, ma nei loro cuori la vita non si era ancora rinnovata.

    E ora mi rivolgo a te. Se vuoi ottenere la vita fa' quello che fecero quei discepoli, in modo che ti sia dato riconoscere il Signore. Essi lo invitarono a casa. Il Signore fece finta d'essere uno che doveva andare lontano, ma loro lo trattennero. … Accogli l'ospite, se desideri riconoscere il Salvatore. …Imparate dov'è da ricercarsi il Signore, dove lo si possiede, dove lo si riconosce: è quando lo mangiate.

La parola del giorno 23/04/2014


Mercoledì fra l'Ottava di Pasqua

Atti degli Apostoli 3,1-10.
In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio.
Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta "Bella" a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l'elemosina.
Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: "Guarda verso di noi".
Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa.
Ma Pietro gli disse: "Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!".
E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono
e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio
e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto.


Salmi 105(104),1-2.3-4.6-7.8-9.
Lodate il Signore e invocate il suo nome,
proclamate tra i popoli le sue opere.
Cantate a lui canti di gioia,
meditate tutti i suoi prodigi.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.

Voi stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio,
su tutta la terra i suoi giudizi.

Ricorda sempre la sua alleanza:
parola data per mille generazioni,
l'alleanza stretta con Abramo
e il suo giuramento ad Isacco.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 24,13-35.
In quello stesso giorno, il primo della settimana, due discepoli di Gesù erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus,
e conversavano di tutto quello che era accaduto.
Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.
Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste;
uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro
e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.
Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,
i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Frase del giorno 23 Aprile

Non restare prigioniero di sbagli 
e fallimenti. Chiedi a Dio di
aiutarti a superarli con una fresca
ispirazione e con le ali della fede.