lunedì 20 gennaio 2014

Qual è il messaggio del Vangelo di Cristo?


In ogni uomo vi è l'inquietante sensazione di una mancanza: egli cerca continuamente qualche cosa di importante, che "dovrebbe possedere", ma che non riesce mai a raggiungere. Spesso gli accade di osservare qualcuno che sembra aver ottenuto una posizione sociale invidiabile, o individui che hanno scalato "le vette del successo", ed in questi momenti egli pensa di essere il solo ad avvertire quel "senso di vuoto" che talvolta si materializza in tormento ed angoscia. Si illude quindi che conquistando quelle mete il problema trovi una soluzione immediata. Ma ahimè! Una volta "arrivato", magari dopo estenuanti sacrifici, rimane deluso e si rende conto che deve esserci qualcosa di più... qualcosa di inspiegabilmente superiore... e si ricomincia daccapo.

Questa condizione è comune a tutti gli uomini: ognuno vorrebbe un mondo migliore, più tranquillità e più pace. Possiamo affermare infatti che in tutte le epoche è stato così. Il consorzio umano, pur avendo raggiunto un notevole grado di sofisticazione, piena libertà politica, un tenore di vita alto, un avanzato livello tecnologico, continua ad avvertire un incolmabile vuoto interiore, al quale si addiziona la "preoccupazione" di un futuro dai contorni foschi e burrascosi. La società attuale sembra guidata da una morale edonistica, la vita è ridotta in termini puramente materiali, e il suo unico scopo diviene la ricerca smodata del piacere. Tutto questo non fa che acuire e portare ad esasperazione l'insoddisfazione dell'uomo. E così la filosofia che prevale nel mondo è: "mangiamo e beviamo perché domani... chi sa?" Divertirsi, svagarsi, coltivare degli hobby, non basta più. Oggi si cercano emozioni forti, realtà eccitanti, cose nuove... che spezzino la noia e la monotonia. Ma il vuoto resta, anzi si esaspera, e la ricerca non finisce mai!

Un saggio affermava che il cuore dell'uomo è stato creato con una forma particolare: quella di Dio, e quindi solo Dio può riempire il vuoto del cuore. Peccato, tristezza e morte rappresentano il passato, il presente e il futuro dell'uomo. Ma è tutta qui la vita?

Tu non sai da dove vieni, perché vivi, dove stai andando. Dare una risposta a queste domande significherebbe aver trovato la chiave per cambiare tutta la tua vita. Ma chi ti darà la risposta?


La Parola di Dio, la Bibbia, è l'unica chiave che penetra nel significato della vita, e mostra all'uomo come risolvere i suoi problemi esistenziali, etici, morali e spirituali. Soprattutto indica la soluzione al vero problema dell'uomo: il peccato. Alcuni credono che la Bibbia sia un libro storico, altri un libro di morale, altri ancora un libro sorpassato e noioso; noi vogliamo dirti che questo libro contiene il piano meraviglioso di Dio per la salvezza dell'uomo.
Il tema di questo libro meraviglioso è GESÙ CRISTO: Egli appare fin dal primo verso della Genesi e viene rivelato attraverso le pagine dell'Antico Testamento come il Messia che deve venire, presentato nei Vangeli come il Salvatore che è venuto a cercare e salvare i peccatori, nelle epistole del Nuovo Testamento come il Figliuolo di Dio coronato di gloria alla destra del Padre, nell'Apocalisse come colui che torna per regnare e giudicare i popoli. Vuoi conoscere Dio? Sapere chi è? Dov'è? Cosa fa? Leggi la Parola di Dio e credi in essa.

Alcuni dicono: Dio? Se Egli esiste davvero perché tanta violenza, guerre, odio, sofferenze, dolore, morte? Nazioni contro altre nazioni, razzismo, epidemie, corruzione, famiglie divise, figli abbandonati, egoismo? Perché non fa qualcosa? Perché non ferma tutto ciò?

Sono domande vecchie quanto il mondo, ma anche abbastanza superficiali e puerili.
È Dio il colpevole? Colui che ha fatto la terra, che ha dato all'uomo la vita, l'intelligenza, la capacità di scegliere e di volere; che cioè lo ha creato a Sua immagine e somiglianza dandogli dominio su tutto il creato, potrebbe desiderare il male o rimanere indifferente di fronte ai drammi dell'umanità? No, Dio non può essere accusato se non dalla follia e dalla stoltezza! È l'uomo che potendo scegliere tra il bene e il male ha scelto il male. Ha scelto il PECCATO, cioè la ribellione contro Dio, per seguire le menzogne di satana. Allora tu domanderai: Ma è giusto che noi scontiamo gli errori dei nostri progenitori? Se loro hanno sbagliato, perché dobbiamo pagare anche noi? Il problema è che noi non siamo stati capaci di fare meglio. Adamo, Eva furono colpevoli, ma noi lo siamo quanto loro perché abbiamo continuato a peccare, a rifiutare le leggi di Dio, ad amare le tenebre più della luce.

La Bibbia dice: "Tutti gli uomini hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio. Non c'è nemmeno un giusto."  La nostra natura è quella di Adamo: non dobbiamo sforzarci di peccare, lo facciamo istintivamente, oltre che volontariamente. In altri termini ciò significa che l'uomo è schiavo, cioè è dominato dal peccato.
Il peccato è la causa; la morte, l'angoscia, la sofferenza, il male ne sono le conseguenze. Ma oltre a questo, il peccato è separazione da Dio. Separazione che diverrà eterna e irrimediabile per ogni uomo che muore in questa condizione.


GESÙ è la risposta a questa separazione. Egli disse: "Io sono la via, la verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me."

Gesù Cristo venne nel mondo una notte di duemila anni fa, nascendo in una umile stalla di Betlemme. Egli predicò il Regno di Dio e girò la terra d'Israele facendo del bene a tutti: guarì i paralitici, liberò gli indemoniati, donò la vista ai ciechi, risuscitò i morti, insegnò l'amore vero. Accusato ingiustamente fu crocifisso come un malfattore, ma quella che apparentemente sembrava una sconfitta risultò la più straordinaria vittoria mai riportata. Gesù, il Figlio di Dio, portò su di sè i nostri peccati, subendone la condanna al nostro posto, sulla croce; e vinse la morte, risuscitando dopo tre giorni e sedendo alla destra del Padre dove anche ora intercede per coloro che credono in Lui.

Tu puoi conoscere Gesù personalmente nella tua vita! Prima di te in ogni epoca della storia e in ogni luogo della terra milioni di persone Lo hanno conosciuto come Persona vivente nella loro vita, sono state trasformate dalla Sua grazia e hanno trovato in Lui salvezza, liberazione, gioia e vita eterna. Egli è vivente, e ti ripete ancora oggi: "Venite a me voi tutti che siete aggravati e travagliati, e io darò riposo alle anime vostre" (Vangelo, Matt. 11,28).


Gesù è vivente, e ti ama!
Egli desidera salvarti ed avere un rapporto personale con te, perché anche per te Gesù ha versato il Suo sangue innocente alla croce.

Leggi il Vangelo. Se non ne hai uno, puoi riceverlo gratuitamente per posta cliccando qui.


"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16).

"Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore" (Geremia 29,13).


Dove sei?

Cercate il SIGNORE, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino. (Isaia 55:6)

La Bibbia ci invita spesso a cercare Dio. Purtroppo, però, leggiamo:
Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. (Romani 3:11)

Si cercano le ricchezze, il potere, la celebrità, gli onori, gli svaghi, ma quanti sono quelli che cercano Dio?
Ed ecco che la Bibbia ci fa una rivelazione: Dio ci cerca.

Questo può sorprenderci. Lui che conosce tutto, perché mai ci dovrebbe cercare? Non sa forse chi siamo e dove siamo? Si, certamente; ma spiritualmente siamo lontani da Lui, siamo perduti; “smarriti come pecore”, ognuno di noi segue “la propria via” (Isaia 53:6).
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Dio, però, non ci abbandona al nostro destino e alle conseguenze della nostra colpevolezza. “Dove sei?”, ci chiede, come ha fatto con Adamo (Genesi 3:9).

Questa domanda è come un fascio di luce che viene ad esplorare il mio passato e il mio presente, e li pone in contrapposizione con ciò che Dio è, il Creatore, e con le sue caratteristiche di amore, santità, giustizia.

Che tu sia o no un cristiano, devi riconoscere i diritti di Dio, che vuole essere soltanto amato. Che ne è della tua relazione con Lui? Trova riconoscenza e rispetto nel tuo cuore e nel tuo comportamento?

Possiamo ascoltare le domande e i consigli che Dio ci rivolge leggendo la Bibbia. Essi ci raggiungono proprio là dove siamo, forse rinchiusi nell’amarezza, nella menzogna, nella solitudine.

E poiché Dio ci cerca, è normale che ci chiama. Se sei ben disposto, Egli stesso metterà nel tuo cuore il desiderio di avvicinarti a Lui; non soffocarlo, ma rivolgigli una preghiera, anche se con parole incerte, ma che sia sincera.

Egli ti risponderà.

PER QUANDO IL CAMMINO SI FA OSCURO

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PER QUANDO IL CAMMINO SI FA OSCURO
"APPUNTI DI VITA INTERIORE"
SUGGERIMENTI


Il discorso è assai impegnativo, come si fa presto ad intuire.
Per cui preghiamo il lettore di farsi animo e non scoraggiarsi.
Vi rifletta sopra come può: vi troverà qualcosa che gli servirà
al momento opportuno.

1. Un cammino spirituale dove prevalessero le devozioni popolari, tutto resterebbe assai umanizzato e quindi aperto anche a cedimenti e illusioni innocenti, ma, comunque, esposte a delusioni assai amare. Se, al contrario, intendiamo seguire Gesù più seriamente e più da vicino, ci si deve preparare ad un rapporto con lui, dove predomini uno spirito di fede che, poco alla volta, ci apparirà come una tenebra sempre più fitta.

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2. La prima impressione che se ne ricava è che questo buio in crescendo, dipenda dalla nostra scarsa fedeltà con Gesù. E questo aumenta il timore. Ma non c'è dietro un vero motivo di temere: è accaduto altrettanto, e molto più duramente, ad anime particolarmente care al Signore per la loro costanza nella sequela. Anzi quanto più queste anime sono state generose con Lui, tanto più hanno dovuto fare i conti con questo tipo di tenebre.

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3. Ad una interpretazione errata, o comunque inesatta possono avervi influito letture di formazione spirituale, che oggi fanno un gran conto di devozioni a base emotiva, di un certo tipo di soprannaturale scambiato per visioni, rivelazioni e simili. Da queste letture superficiali potrebbe essersi prodotta una vera crisi interna, da non riconoscere più se stessi su di in un vero cammino di spiritualità.

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4. Indubbiamente, anche una fede legata ad Immagini sacre, a pellegrinaggi dove predomina l'entusiasmo religioso ed esperienze consimili, resta sempre un buon punto di partenza, per procedere verso un rapporto d'amore soprannaturale che va direttamente al suo oggetto. Ma solo un punto di partenza, per poi puntare direttamente su, Dio, su Gesù, per giungere ad un deciso spogliamento da ogni immaginazione, anche la più spontanea, per semplificare e rassodare l'unione dell'anima con il Sommo Bene.

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5. Intanto il lettore continui a coltivare come meglio può il suo rapporto di fede, di amore e affidamento con Dio, imitando Gesù, il quale confidò agli apostoli che il suo cibo consi¬steva nel far la volontà del Padre ( Gv 4, 34) cioè nel vivere in Lui e operare per Lui.

Gocce di vita

“Il vento spira dove vuole,
e ne senti la voce;
ma non sai di dove viene,
né dove vada;
così di ognuno che
è nato dallo Spirito”.
(Gv. 3,8)

La frase del giorno 20 Gennaio

La maggior parte della gente è
più disposta ad impegnarsi nel
lavoro e produrre di più per un
complimento sincero che per un

guadagno economico; le persone
felici sono persone produttive.

La parola del giorno 20/01/2014

♥ Antifona d'ingresso____________
Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te:
inneggi al tuo nome, o Altissimo. (Sal 66,4)


† Lettura____________________ 1Sam 15,16-23
L’obbedire è meglio del sacrificio. Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re.

Dal primo libro di Samuèle

In quei giorni, Samuèle disse a Saul: «Lascia che ti annunci ciò che il Signore mi ha detto questa notte». E Saul gli disse: «Parla!». Samuèle continuò: «Non sei tu capo delle tribù d’Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi? Il Signore non ti ha forse unto re d’Israele? Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: “Va’, vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti”. Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?».
Saul insisté con Samuèle: «Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag, re di Amalèk, e ho sterminato gli Amaleciti. Il popolo poi ha preso dal bottino bestiame minuto e grosso, primizie di ciò che è votato allo sterminio, per sacrificare al Signore, tuo Dio, a Gàlgala».
Samuèle esclamò:
«Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici
quanto l’obbedienza alla voce del Signore?
Ecco, obbedire è meglio del sacrificio,
essere docili è meglio del grasso degli arieti.
Sì, peccato di divinazione è la ribellione,
e colpa e terafìm l’ostinazione.
Poiché hai rigettato la parola del Signore,
egli ti ha rigettato come re».

Parola di Dio


† Il Vangelo del giorno (Daily Gospel)_________________
Mc 2,18-22
Lo sposo è con loro.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Parola del Signore


† Salmo______________________
Sal 49
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili».

«Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio».  


Commento: Il digiuno, nella mentalità biblica, ha la sua ragione di esistere nella diversità delle circostanze. Mentre, in certi casi, rappresenta la fede di colui che digiuna per crescere nel suo incontro con Dio, in altri casi il credente si pone così, di fronte alle disgrazie o alle sofferenze, in un atteggiamento di accettazione dell’azione di Dio.
Gesù dà le basi del vero digiuno. Il suo obiettivo è la pratica della giustizia già annunciata dalla legge e dai profeti. Il digiuno fatto in una prospettiva legalistica assomiglia al vecchio otre che corrompe il vino fresco e nuovo. Il digiuno e i sacrifici non hanno alcun valore agli occhi di Dio se non hanno alla base l’amore fraterno. Dio ama colui che è in armonia con il proprio amore e quello del prossimo. Questa è la nuova giustizia instaurata da Gesù Cristo.
La Chiesa ci invita a digiunare. Non sono i cuori chiusi, senza solidarietà, egoisti, i cuori che non si fondono che in se stessi, che inaugureranno il tempo nuovo. Coloro che si spogliano di se stessi, costruiscono strutture di solidarietà e aprono le vie dell’unità aspettano con gioia la venuta dello Sposo che ha già cominciato una nuova umanità, e che raggiungerà il suo apogeo nella sua venuta definitiva