lunedì 20 gennaio 2014

PER QUANDO IL CAMMINO SI FA OSCURO

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PER QUANDO IL CAMMINO SI FA OSCURO
"APPUNTI DI VITA INTERIORE"
SUGGERIMENTI


Il discorso è assai impegnativo, come si fa presto ad intuire.
Per cui preghiamo il lettore di farsi animo e non scoraggiarsi.
Vi rifletta sopra come può: vi troverà qualcosa che gli servirà
al momento opportuno.

1. Un cammino spirituale dove prevalessero le devozioni popolari, tutto resterebbe assai umanizzato e quindi aperto anche a cedimenti e illusioni innocenti, ma, comunque, esposte a delusioni assai amare. Se, al contrario, intendiamo seguire Gesù più seriamente e più da vicino, ci si deve preparare ad un rapporto con lui, dove predomini uno spirito di fede che, poco alla volta, ci apparirà come una tenebra sempre più fitta.

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2. La prima impressione che se ne ricava è che questo buio in crescendo, dipenda dalla nostra scarsa fedeltà con Gesù. E questo aumenta il timore. Ma non c'è dietro un vero motivo di temere: è accaduto altrettanto, e molto più duramente, ad anime particolarmente care al Signore per la loro costanza nella sequela. Anzi quanto più queste anime sono state generose con Lui, tanto più hanno dovuto fare i conti con questo tipo di tenebre.

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3. Ad una interpretazione errata, o comunque inesatta possono avervi influito letture di formazione spirituale, che oggi fanno un gran conto di devozioni a base emotiva, di un certo tipo di soprannaturale scambiato per visioni, rivelazioni e simili. Da queste letture superficiali potrebbe essersi prodotta una vera crisi interna, da non riconoscere più se stessi su di in un vero cammino di spiritualità.

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4. Indubbiamente, anche una fede legata ad Immagini sacre, a pellegrinaggi dove predomina l'entusiasmo religioso ed esperienze consimili, resta sempre un buon punto di partenza, per procedere verso un rapporto d'amore soprannaturale che va direttamente al suo oggetto. Ma solo un punto di partenza, per poi puntare direttamente su, Dio, su Gesù, per giungere ad un deciso spogliamento da ogni immaginazione, anche la più spontanea, per semplificare e rassodare l'unione dell'anima con il Sommo Bene.

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5. Intanto il lettore continui a coltivare come meglio può il suo rapporto di fede, di amore e affidamento con Dio, imitando Gesù, il quale confidò agli apostoli che il suo cibo consi¬steva nel far la volontà del Padre ( Gv 4, 34) cioè nel vivere in Lui e operare per Lui.

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