venerdì 28 febbraio 2014

Dalla criminalità a Cristo!


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Mi chiamo Walter ho 42 anni e sono di Taranto,e vi racconto di come la mia vita sia cambiata grazie al Signore Gesù. Sono nato e cresciuto nella città di Taranto e purtroppo in famiglia vi erano tanti problemi. Eravamo 3 fratelli e tutti noi per dare un aiuto alla famiglia abbiamo lasciato le scuole per andare a lavorare,ma nonostante questo non si riusciva mai a cambiare quella bruttissima aria che si respirava in casa, aria davvero pesante, e per noi bambini era un vero e proprio disagio.Crescendo in fretta, aumentavano le problematiche e iniziavamo a litigare spesso tra di noi, e vedevamo sempre la nostra mamma piangere, e questo mi toccava personalmente, iniziando a progettare un futuro diverso da quello che era la realtà della nostra vita. Un mio fratello che era più grande di me di un anno, si buttò nel mondo della tossicodipendenza e portò l’inferno in casa, mentre io decisi di buttarmi nel mondo della malavita, cioè la criminalità. Per la prima volta entrai in carcere nell’anno 1992, ed è stato qui che feci il cosiddetto “patto di sangue” e questo voleva dire essere membro di una famiglia mafiosa. Da quel giorno nella mia vita non si è capito più niente, perché la prigione divenne la mia casa. Ho trascorso 15 anni della mia vita nelle carceri, e ne ho viste di tutti i colori. Ho fatto uso di armi da fuoco, e in una occasione ho dovuto ferire a colpi di pistola proprio mio fratello perché per via della droga rubava sempre in casa. In una occasione hanno ferito anche me a colpi di pistola ferendomi ad una gamba. E’ stata una vita davvero infernale, ero entrato in un tunnel buio senza via d’uscita, sentivo che sopra la mia vita c’era una maledizione. I miei genitori poverini non riuscivano a capire il perché io avessi fatto quella scelta di vita, e l’immagine che avevo preso ara proprio quella del criminale. Nell’anno 1998 mentre ero nel carcere di lecce, mi arrivò un telegramma da parte di mia madre dove mi diceva che mio fratello era morto per un’overdose di eroina, e per me fu un vero dolore. Chiamai subito un dottore per essere visitato dato che mi sentii male, e come al solito mi fecero una puntura di calmanti,erano pochi probabilmente già i medicinali che mi davano ogni giorno. Prendevo 150 gocce di Minias al giorno perché solo così riuscivo a dormire. Partecipai al funerale di mio fratello ammanettato e con la scorta della polizia, ed appena arrivai in chiesa vidi il volto di mia madre distrutto dal dolore, era una donna ormai morta dentro,e restai scioccato. Venne da me e scoppiò a piangere, dicendomi: un figlio mi è morto, e il prossimo sarai tu…. No mamma le dissi, questo non succederà. Ritornai in carcere nella mia cella, e ritornai alla mia vita di sempre, cercando di reagire a quel brutto destino che mi seguiva come un’ombra. Dopo qualche giorno, una mattina mi sveglia piangendo, e trovai la forza di aggrapparmi alle sbarre della finestra guardando il cielo, e con gli occhi piene di lacrime mi rivolsi a quel Dio che mi avevano detto
esistere, gli dissi: Signore, se è vero che tu esisti e puoi cambiare la mia vita, fallo ora perché io sono stanco di vivere così. In quel momento sentii cambiare qualcosa dentro di me, sentivo che questo Dio aveva risposto alla mia preghiera. In quel momento non capivo cosa mi stesse accadendo, ma sentivo un cambiamento interiore. Da quel giorno il Signore cominciò a parlarmi tramite la bibbia, facendomi comprendere tante cose.Iniziai una nuova vita,pregavo, leggevo la bibbia, e pian piano il Signore mi liberò da tanti vizi. Non fumavo più,non assumevo più psicofarmaci, non dicevo più parolacce, ecc. Questa era la prova evidente che Gesù stava trasformando la mia vita. Nessuno credeva nella mia nuova vita,ma ero determinato ad andare avanti nel mio cammino di fede, perché non volevo deludere il Signore. Nel 2001 uscii dal carcere per decorrenza dei termini, e iniziai a frequentare una chiesa evangelica. Mi battezzai in acqua, e il Signore mi battezzò con il suo Santo Spirito, gloria a Dio nell’anno 2004 però dovetti ritornare in carcere per scontare la mia condanna di 11 anni e 9 mesi, e fui condotto nel carcere di Secondigliano (NA) dove ho espiato 7 anni, mentre 4 anni e 9 mesi li ho goduti di indulto e buona condotta. Sono uscito nell’agosto del 2011, e grazie a Dio ho finito tutta la mia condanna terrena.In questi 2 anni mi sono sposato, mia moglie da 5 mesi è in dolce attesa, e il Signore in questo periodo mi ha provveduto anche un lavoro, il Signore provvede ad ogni nostro bisogno. Oggi sono un uomo veramente felice ed appagato, e questo solo grazie al Signore Gesù che vive nel mio cuore. Ho scritto anche un libro autobiografico dal titolo “sarò un mafioso”.
Dio vi benedica tutti.

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