venerdì 20 dicembre 2013

Il Libero Arbitrio

Spesso ci ritroviamo a leggere oppure a discutere in famiglia, con gli amici, con il sacerdote, tra sconosciuti… del libero arbitrio.

Questo è un argomento che vuoi o non vuoi esce comunemente fuori nei discorsi inerenti la fede perché, possiamo dire, è alla base del destino dell’uomo e dell’umanità. Il libero arbitrio, cioè la libertà di operare il bene oppure il male nella nostra vita, ci consente di poter ragionevolmente pensare che noi siamo il frutto di ciò che abbiamo voluto essere. Certamente lo è, ma…. abbiamo mai veramente ragionato e meditato sull’importanza e sulla gravità, per la nostra vita e per la nostra anima, delle implicazioni che l’idea che ci siamo fatti del libero arbitrio comporti?
Partiamo da un presupposto che è un dato di fatto: tutti, quando parliamo o pensiamo al libero arbitrio, abbiamo in mente una “situazione tipo” che è frutto di una mentalità comune. Questa mentalità comune di analizzare la questione della libertà umana ci conduce a rappresentare l’uomo tra due poli: il Bene ed il male, Dio e satana, il Paradiso e l’inferno. L’uomo al centro che può scegliere, volontariamente e liberamente, da che parte stare. In un certo senso è così, ma questa simbologia classica che ci siamo creati, questo dualismo tra Bene e male che poi è comune a quasi tutte le culture, ha un difetto di fondo. Per le culture orientali e le loro religioni, che sono poi tutte filosofie, il pensare all’uomo interposto fra queste due energie, il Bene ed il male che si contrappongono, è sicuramente perdonabile. Non possono comprendere ciò che non sanno e comunque la loro anima ha cercato in questa simbologia, con l’uomo al centro, una domanda ai perché esistenziali dell’uomo stesso. Ma noi? Che conosciamo la Verità? Cosa possiamo aggiungere a quello che il senso comune dell’uomo, di qualsiasi razza o cultura, ha sempre immaginato e cercato di visualizzare?
 
Noi sappiamo che Dio è Verità. Sappiamo che Dio mantiene fede alla parola data. Sappiamo che Dio è la Parola. Quindi tutto ciò che proviene da Dio non è e non può essere menzogna, su questo non si discute. Se Dio promette, mantiene. Dio non si rimangia la Parola data. Dando per certo ed assodato ciò che ho appena detto possiamo con tutta onestà e verità affermare che se Dio promette all’uomo qualcosa immancabilmente lo mantiene. Dio ha promesso all’uomo, e quindi a tutta la Creazione, la libertà. Tutta la Creazione si basa su questa Legge che Dio ha voluto imprimere alla Sua Opera, un’Opera di Libertà e di Amore. La cui Libertà è la prova tangibile dell’Amore di Dio. Riguardo Dio conosciamo questo… ma di satana?
 
Di satana sappiamo che è menzogna e che è stato menzognero sin dal principio. Di satana sappiamo che non mantiene mai la parola data perché in lui non c’è Amore, in lui non c’è e non può esistere Dio perché lui ha rinunciato eternamente a Dio. Di lui sappiamo che è il principe del male, che è l’oscurità più profonda e la perfidia più perfetta. Tutto questo sappiamo di lui e ne siamo certi. Quindi ci ritroviamo, seguendo il discorso simbolico dell’uomo tra i due poli, con Dio Verità e mantenimento della parola data da una parte e con satana menzognero ed omicida fin dal principio dall’altra.
 
Ora la mia domanda è questa: come possiamo noi dire, in tutta onestà e sincerità di intenti, che l’uomo al centro, io, voi, tu che leggi, siamo liberi di scegliere, arbitrariamente, da che parte stare? Dio padre non ci costringe a fare nulla che noi non vogliamo…ma satana? Se satana non mantiene la parola data, che sicurezza abbiamo che egli non ci costringa a fare quello che farebbe comodo a lui? Ma aggiungo ancora: quando mai satana ha dato all’uomo la parola di lasciarci liberi di decidere? Esiste una sola frase nella Bibbia o nei Vangeli dove satana giuri e spergiuri che egli ci lasci liberi di seguirlo, quindi di amarlo, oppure no? A me non risulta… ma se anche fosse… egli che è menzognero e padre della menzogna non potrebbe assolutamente mantenere la parola comunque data. satana è un mentitore e quindi nessuna sua parola, a parte durante gli esorcismi ma qui esuliamo decisamente dal discorso, può essere tenuta in considerazione per verità.
 
Cosa pensare a questo punto? Se l’uomo, come lo immaginiamo noi comunemente parlando riguardo al suo libero arbitrio, si trova al centro tra Dio che aspetta una nostra apertura, e che ci lascia veramente liberi di decidere, e satana che fingendo, da grande mentitore quale veramente è, di lasciarci altrettanto liberi, mentendoci, ed invece ci rende schiavi? Mi viene da pensare una semplice cosa: che non è l’uomo al centro di questa lotta ma è… Dio!! Dio che si frappone tra noi e satana; Dio che frapponendosi tra noi e satana cerca di aiutare l’uomo a non rimanere incastrato tra le spire sataniche del maligno. Ma come conciliare questa visione con la libertà e quindi l’impossibilità da parte di Dio di intervenire senza la nostra volontà? Io credo che si possa conciliare in questo modo: Dio si trova al centro fra l’uomo e satana, più l’uomo allontana Dio da sé (perché Dio è sempre vicino all’uomo) e più gli artigli satanici possono raggiungerlo ed afferrarlo. Più l’uomo si avvicina a Dio e più egli è protetto dalle furie dell’inferno.
 
Ma, direte voi, tutto questo discorso a cosa serve… qual è la conclusione o il succo che potrebbe portarci il pensare a quest’impostazione puramente simbolica? La risposta è molto semplice ma nello stesso tempo terribilmente seria: pensare che sia Dio sia satana ci lasciano liberi di decidere della nostra vita vuol dire essere già di satana. Quante volte abbiamo sentito dire, con tanta presunzione, soprattutto dalle persone che non credono in Dio: “Io sono libero di fare quello che voglio… e poi non faccio del male a nessuno!!”. Sì, non fai del male a nessuno… ma se non appartieni a Dio, unico a mantenere la Parola data di lasciarti veramente libero, allora automaticamente e, lasciatemelo dire, matematicamente sei già di satana.
 
Solo chiedendo aiuto a Dio si può essere liberi di Amare e di decidere della propria salvezza. Senza Dio cadiamo immediatamente nella trappola satanica, perché di trappola si tratta, di immaginare l’uomo capace e consenziente all’interno di un quadro dove tutti i soggetti siano fedeli alla parola data. Se così fosse, pensiamoci bene cari amici, allora significherebbe solo una cosa: che satana è come Dio! Che satana è Dio! Ma ciò sappiamo benissimo che non può essere… perché se satana mantenesse la parola (ammesso che abbia mai promesso di lasciare libero l’uomo…) non sarebbe più menzognero e se non lo fosse più non sarebbe più satana.
Ma satana è. satana è stato e satana sarà.
 
Un uomo, ogni uomo, non può avere mai la libertà lontano da Dio proprio perché tutto ciò che di buono, di bello, di virtuoso, di salutare, di vero esiste al mondo proviene solo ed esclusivamente da Dio.
 
Per concludere pensiamo solo al Paradiso Terrestre. Dio non può inibire la tentazione satanica perché satana è un essere creato da Dio e quindi anche lui, nonostante tutto, è libero, così come ha fatto, di scegliere cosa fare della propria libertà. satana ha scelto e si è allontanato da Dio, ma essendo puro spirito non lo può, il Creatore, confinare in un luogo che limiti la sua “giusta” libertà di essere creato. Non potendo fare questo, non potendo per Giustizia, sino alla fine dei tempi, confinare eternamente lo spirito del male nell’inferno da satana stesso creato, il male ha la possibilità di tentare continuamente l’uomo. Il grande Amore di Dio, sapendo tutto questo, è stato proprio quello di creare l’uomo ed immediatamente dopo preservarlo dagli effetti del male (invecchiamento, morte, malattia, degenerazione spirituale, ignoranza, mancanza di conoscenza delle cose dello Spirito…) nel Suo Paradiso Terrestre. Nel Paradiso Terrestre l’uomo era cullato e protetto da Dio; Dio proteggeva l’uomo dalle grinfie di satana nonostante non potesse confinarlo ancora in un luogo o in uno spazio ben definito. satana quindi poteva tentare spiritualmente, come poi fece, e Dio avvertì Adamo ed Eva del grave pericolo cui sarebbero potuti incorrere dando retta al maligno.
 
Il Paradiso Terrestre era come se Dio si fosse messo tra satana e l’uomo. L’Amore Perfetto aveva pensato con il Paradiso Terrestre di preservare la nostra incolumità, l’incolumità dei nostri antenati comuni, dal maligno che aveva infestato con i suoi miasmi veleniferi l’intera Creazione. All’inizio Dio era in mezzo alla Sua creazione angelica. Non vi era dualità tra Bene e male, non vi era quest’urgenza di creare simbolismi perché tutto era Bene e Perfezione in Dio. Ma tutto era libero di essere e di decidere, e quando satana decise di allontanarsi dal Paradiso di Dio allora il Creatore non si mise di lato… ma si mise in mezzo! Da quell’istante, dall’istante in cui il male nacque, il Signore dell’Universo si mise in mezzo tra la Creazione e satana.
 
E non smetterà più, proprio per Amore della nostra libertà, fino alla fine dei tempi.

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