mercoledì 8 gennaio 2014

Il simbolo del pesce

Nel primo secolo, il pesce era il segno di riconoscimento utilizzato dagli uomini e dalle donne perseguitati dall’imperatore romano a causa della loro fede in Cristo.
In lingua greca, le lettere che componevano la parola ichthùs (pesce) sono le iniziali di “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore” .

i   = Iesùs (Gesù)
ch = Christòs (Cristo)
th = Theoù (di Dio)
u  = uiòs (Figlio)
s  = sotèr (Salvatore)

Per riconoscersi tra loro ed indicare in modo segreto il percorso verso il luogo delle riunioni, i credenti di quell’epoca avevano scelto tale simbolo come segnale di raccolta. Molti furono scoperti, arrestati, e andarono fino al martirio senza abiurare.

Nei nostri paesi occidentali, noi non corriamo più rischi per la nostra vita quando facciamo sapere in un modo o in un altro che crediamo in Gesù Cristo e alla sua morte redentrice sulla Croce.
Forse ci esponiamo allo scherno e al disprezzo, ma che cos’è questo paragonato alle persecuzioni sopportate, ancora oggi, da tanti nostri fratelli e sorelle nella fede?

Che sappiamo approfittare meglio di questi tempi favorevoli concessi da Dio! Non temiamo di essere apertamente quei testimoni ch’Egli ricerca ed apprezza!

Ogni volta che ce ne da l’occasione, dobbiamo essere pronti a mostrare la nostra bandiera. S’avvicina il giorno in cui potremo udire la Parola di Dio: “Sei stato fedele… entra nella gioia del tuo Signore” (Matteo 25:21).

(Gesù risorto disse ai suoi:) “Mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra”.
Atti 1:8 “Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore.”
2 Timoteo 1:8

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