martedì 17 dicembre 2013

La Madonna Nera di Loreto

 
La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana, è la statua venerata nella Santa Casa. Si tratta di una Madonna Nera: la sua particolarità è il volto scuro, comune alle icone più antiche, dovuto spesso al fumo delle lampade ad olio e delle candele. In alcuni casi sono rappresentate nere a ipirazione del Cantico dei cantici dove si dice: “Bruna sono, ma bella” e più avanti, rivolgendosi alle amiche: “Non state a guardare che sono bruna perché mi ha abbronzata il sole” (1, 5-6). Ed il Sole è figura di Dio. Queste parole sono all’origine del fenomeno delle Madonne nere, che sono donne di razza bianca ma di pelle nera[senza fonte].La statua originaria, risalente al XIV secolo, fu trafugata dalle truppe napoleoniche nel 1797, e poi restituita col Trattato di Tolentino e finita a Roma. Durante il periodo di esilio il culto della Vergine Lauretana nella Santa Casa di Loreto fu affidato al simulacro in legno di pioppo (identico all'originale) oggi conservato a Cannara (PG) e che attualmente rimane l'unico esemplare del periodo napoleonico, dopo l'incendio della statua originale del 1921, ad essere stato venerato nella Santa Casa. La statua originale ritornò nel Santuario con un viaggio da "Madonna pellegrina" di otto giorni, dove giunse a Loreto il 9 dicembre 1801.Nel 1921 divampò un furioso incendio all'interno del Sacello che incenerì la scultura. Venne subito rifatta per volere di Papa Pio XI utilizzando il legno di un cedro del Libano proveniente dai Giardini Vaticani. Fu modellata da Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani. Nel 1922 il papa la incoronò nella Basilica di San Pietro in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto. Fin dal secolo XVI la statua è rivestita di un caratteristico manto ingioiellato detto Dalmatica.Il culto della Madonna Nera di Loreto è replicato in molti altri santuari in tutto il mondo.

Il Palazzo Apostolico della Santa Casa

Il Palazzo Apostolico di Loreto fa parte dei complessi della Basilica-Santuario e ne ospita il Museo Pinacoteca della Santa Casa. Il Museo conserva il cosiddetto Tesoro della Santa Casa, dipinti, sculture, arazzi e maioliche provenienti dal Santuario e donati alla Santa Casa nel corso dei secoli.

L'imponente edificio venne progettato dal grande architetto Donato Bramante, inviato a Loreto nel 1507-09 da Papa Giulio II. Si trattava di una grande opera a tre ali e doppio ordine di arcate che doveva cingere l'intera piazza davanti al Santuario della Santa Casa. La costruzione venne iniziata dal braccio nord da Antonio da Sangallo il Giovane, a partire dal fianco del campanile, e continuata da Giovanni Boccalini che ne ultimò il piano superiore. Il cantiere si fermò probabilmente per mancanza di fondi. Nel 1573 l'architetto Raniero Nerucci scolpisce il portale in un sublime stile classico, dalle slanciate proporzioni e dal rilievo contenuto ed elegante dell'ornato. Questo portale era in realtà destinato alla basilica, dalla quale fu tolto e murato nel Palazzo Apostolico nel 1580. Nel 1643 papa Urbano VIII cercò di espropriare le case del lato sud della piazza, invano. I lavori ripresero solo con Luigi Vanvitelli che completò il lato nord, che guarda la basilica, nel XVIII secolo. L'opera si arrestò di nuovo e rimase incompiuta nel lato meridionale.Dal 1936 il pianterreno ed i seminterrati sono destinati all'accoglienza dei pellegrini infermi che arrivano tramite i Treni bianchi. Nei locali vicino al Santuario ha sede la Congregazione della Santa Casa; nei piani superiori è ospitato il Museo del Tesoro della Santa Casa.

Museo Pinacoteca della Santa Casa

Il Museo, disposto in 28 sale, è situato nei piani superiori del Palazzo Apostolico e conserva il cosiddetto Tesoro della Santa Casa, dipinti, sculture, arazzi e maioliche, oggetti d’oreficeria e mobili provenienti dal Santuario e donati alla Santa Casa nel corso dei secoli.Nella raccolta dei dipinti spiccano le otto opere della tarda maturità di Lorenzo Lotto, quasi tutte datate e dipinte fra il 1549 e il 1556: Battesimo di Cristo, Cristo e l'Adultera, i Santi Rocco, Cristoforo e Sebastiano (1531), San Michele caccia Lucifero, Adorazione dei Magi, Adorazione del Bambino, Sacrificio di Melchisedec e fra tutti l'estrema Presentazione al Tempio. Il pittore si trasferì definitivamente a Loreto nel 1554 e vi morì nel 1556 circa nell'assoluto silenzio.Degne di nota sono gli oltre 500 pezzi di Ceramiche da farmacia rinascimentali, in parte provenienti dalla bottega urbinate di Orazio Fontana e donate al Santuario dal cardinale Giulio Della Rovere. Di eccezionale valore sono i dieci arazzi tessuti a Bruxelles su cartoni di Raffaello. Fra le opere di alta oreficeria, è il prezioso Crocefisso in argento modellato dal Giambologna donato da Cristina di Lorena nel 1573.

la Presentazione al Tempio di Lorenzo Lotto

 

Preghiere alla Madonna di Loreto di Giovanni Paolo II

 
O Maria, ci rivolgiamo a Te,nella tua Santa Casa di Loreto,memoria del mistero di Diofatto uomo nel tuo seno purissimoper opera dello Spirito Santo.
Adoriamo il prodigioso evento,segno stupendodell’amore di Dio per noi:il tuo esempio ci incoraggia ad affidarci al tuo amato Figlionell’edificare la nostra vitasulla parola del Vangelo.
Madre di misericordia,ottienici da Gesù il perdono e laliberazione dal male;tieni per l’intera umanità, ancora dominata dall’odioe dall’egoismo, la salvezza e la pace.
Sulle orme degli innumerevoli pellegrini,che da sette secoli accorrono in questa Casa,veniamo a deporre nelle tue mani,il nostro impegno,vera e profonda conversione.
Possa la tua casa di Nazarethdiventare per le nostre caseun modello di fede vissutae di intrepida speranza, affinchénelle chiese domesticheCresca la Santa Chiesa e dappertuttosi diffonda l’amore di Cristo.O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria

Supplica alla Madonna di Loreto

 
O Maria Loretana, Vergine gloriosa, noi ci accostiamo fiduciosi a Te, accogli oggi la nostra umile preghiera.
L' umanità è sconvolta da gravi mali dai quali vorrebbe liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace, di giustizia, di verità, di amore e si illude di poter trovare queste divine realtà lontano da tuo Figlio.
O Madre! Tu portasti il Salvatore divino nel tuo seno purissimo e vivesti con Lui nella santa Casa che noi veneriamo su questo colle loretano, ottienici la grazia di cercare Lui e di imitare i suoi esempi che conducono alla salvezza.
Con fede e amore filiale, ci portiamo spiritualmente alla tua Casa benedetta. Per la presenza della tua Famiglia essa è la Casa Santa per eccellenza, alla quale vogliamo si ispirino tutte le famiglie cristiane, da Gesù ogni figlio impari l' ubbidienza e il lavoro, da Te, o Maria, ogni donna apprenda l' umiltà e lo spirito di sacrificio, da Giuseppe, che visse con Te e per Gesù, ogni uomo impari a credere in Dio e a vivere in famiglia e nella società con fedele rettitudine.
Molte famiglie, o Maria, non sono un santuario dove si ama e si serve Dio, per questo Ti preghiamo affinchè Tu ci ottenga che ognuna imiti la tua, riconoscendo ogni giorno e amando sopra gni cosa il tuo Figlio divino.
Come un giorno, dopo anni di preghiera e di lavoro, Egli uscì da questa Casa santa per far sentire la sua Parola che è Luce e Vita, così ancora, dalle Sante mura che ci parlano di fede e di carità, giunga agli uomini l' eco della sua Parola onnipotente che illumina e converte.
Ti preghiamo, o Maria, per il Papa, per la Chiesa universale, per l' Italia e per tutti i popoli della terra, per le istituzioni ecclesiali e civili e per i sofferenti e i peccatori, affinchè tutti divengano discepoli di Dio. O Maria, in questo giorno di grazia uniti ai devoti spiritualmente presenti a venerare la Santa Casa ove fosti adombrata dallo Spirito Santo, con viva fede Ti ripetiamo le parole dell' Arcangelo Gabriele::::::
Ave, o piena di grazia, il Signore è con Te!
Noi Ti invochiamo ancora:
Ave, o Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei Cristiani.
Tra le difficoltà e nelle frequenti tentazioni noi siamo in pericolo di perderci, am guardiamo a Te e Ti ripetiamo:
Ave, Porta del Cielo, Ave, Stella del Mare!
Salga a Te la nostra supplica, o Maria. Essa Ti dica i nostri desideri, il nostro amore a Gesù e la nostra speranza in Te, o Madre nostra.
Ridiscenda la nostra preghiera sulla terra con abbondanza di grazie celesti. Amen.
Salve, o Regina.

Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI alla Santa Casa di Loreto

Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore. Stella del mattino, parlaci di Lui e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù, imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti, la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.
Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra, come Tu hai fatto visitando Elisabetta che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.
Maria, Vergine del Magnificat,aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana, spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli, a fare solo quello che Gesù dirà.
Maria, poni il tuo sguardo sull'Agorà dei giovani, perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana. Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.
Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,aiutaci a levare in alto lo sguardo. Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui. Annunciare a tutti il Suo amore.

Città di Loreto

Loreto è un comune italiano di 12.325 abitanti della provincia di Ancona nelle Marche.Loreto è famosa per essere la sede della Basilica della Santa Casa, uno dei più importanti e antichi luoghi di pellegrinaggio del mondo cattolico.
La città sorge sulla sommità d'una dolce collina, con un'ampia campagna attorno caratterizzata dalla coltivazione dell'ulivo. Svetta per altezza e maestosità la sagoma della cupola e del campanile della Basilica sulla cui cima si trova la figura della Madonna. Il panorama che si gode spazia dal mare a Monte Conero, fino all'Appennino umbro-marchigiano.
La città si è sviluppata intorno alla nota Basilica che ospita la celebre reliquia della Santa Casa dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù.
 
Le Origini della Storia di Loreto
Fin dai primi secoli dell’era cristiana, la tradizione affermava che a Nazaret si trovasse la piccola dimora della Vergine, dove ella nacque, dove ebbe luogo l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele e dove visse con Gesù e Giuseppe nella Sacra Famiglia. Dopo la Risurrezione, gli Apostoli si sarebbero riuniti in questa casa e avrebbero celebrato l'Eucaristia conformemente all’insegnamento di Gesù.Agli inizi di maggio del 1291, Nazaret e tutta la Palestina erano ormai dominio dei turchi; alcuni angeli allora, scesi dal cielo prelevarono la Santa Casa e la portarono in volo.Il 10 maggio 1291 gli angeli lasciarono la casa a Tersatto, nei pressi della città di Fiume; furono dei boscaioli, stupiti, a trovare la piccola dimora. In quel luogo, però, i pellegrini erano spesso preda di ladri e malfattori; così, tre anni e sette mesi dopo, gli angeli ripresero la casa di Nazareth e con essa si alzarono in volo. Attraversarono l'Adriatico e appena giunti nelle Marche la posarono nei pressi di Ancona, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, il cui nome la tradizione fa derivare proprio da questo evento: posa-et-ora (fermati e prega). La Santa Casa restò in quel luogo otto mesi; poi gli angeli la sollevarono nuovamente e la posarono nei pressi di Porto Recanati, in località "Banderuola". Questa volta furono dei pastori a vedere una luce abbagliante uscire dalle nubi e, dietro la luce, la casa[5]. Il luogo era però troppo vicino al mare e dunque esposto ai pericoli delle incursioni turche; inoltre anche lì cominciavano ad accorrere malfattori per derubare i fedeli che giungevano in pellegrinaggio. Otto mesi più tardi la Casa venne nuovamente spostata dagli angeli; il terreno su cui venne posata era di proprietà di due fratelli che presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini e poi anche a contendersi i guadagni. Di nuovo gli angeli sollevarono in volo la casa e la posarono, nella notte fra il 9 e il 10 dicembre del 1294, al centro della strada che da Recanati va al suo porto, e dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare. Il luogo scelto si trovava sulla cima di una collina coperta di lauri. Dal termine latino laurus il luogo si chiamò Lauretum, e quindi "Loreto".Il viaggio della casa di Nazaret verso Loreto è detto "traslazione della Santa Casa" e con tale nome è rappresentato nelle opere degli artisti dei secoli passati. Nelle Marche è viva la tradizione di accendere grandi fuochi (i focaracci) nella notte tra il 9 e il 10 dicembre per "rischiarare il cammino alla Santa Casa"; si tratta dei fuochi della notte della Venuta, intendendo per "venuta" l'arrivo della Santa Casa. Nel 1617, grazie all'iniziativa del frate cappuccino anconitano fra Tommaso, l'usanza si diffuse capillarmente in tutte le Marche[8]. Per questo motivo nel calendario cattolico la festa della Madonna di Loreto cade il dieci dicembre e la giornata delle Marche si celebra nello stesso giorno.La Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori, infatti il 12 settembre 1920 ebbe luogo a Loreto la festa per la proclamazione della Madonna di Loreto quale "Patrona degli Aeronauti", decretata con breve di papa Benedetto XV del 24 marzo dello stesso anno.

 

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