mercoledì 1 gennaio 2014

La parola di Dio


 

  33"Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete.
6Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. 7L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. 8Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.
     9Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
10Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare,
11così sarà della parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata". (Isaia, 55)


     12Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. 13Non v’è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto. (Ebrei, 4)
 
     Anch'io ho una parola. Spesso è solo un suono di voce. Dà suono alle mie idee, ai miei pensieri.

     Ma la Parola di Dio è creatrice: "realizza quello che significa", proprio come nella creazione: "e Dio Disse..." e tutto cominciò a esistere. Se anche la mia parola fosse creatrice sarebbe come dire qualcosa e questo si realizza.

     Questa Parola di Dio è stata pronunciata nella mia vita. Si chiama "Gesù" ("...e la Parola si è fatta carne..."), è entrata a far parte della mia esistenza, delle mie scelte: si realizza attraverso me stesso, ogni giorno. Nella misura in cui partecipo all'unico "corpo di cui Cristo è la testa", sono ogni giorno nella linea di Dio creatore perché si crei un mondo nuovo, più bello, più mio.

     Probabilmente devo credere di più alla Parola: lasciarla lavorare in me, lasciargli spazio e credibilità. In questo caso i risultati sono garantiti è Dio stesso che garantisce!...

     Oggi sono io la Sua Parola, pronunciata in mezzo ai miei fratelli: una Parola, non un balbettio; delle Idee da realizzare, non un suono vago; una proposta di Vita: per questo devo essere credibile e assecondare la scelta che Dio ha fatto su di me.

Già, la scelta di Dio...
     Ma cosa vuole? Eppure nella risposta adeguata, coerente e sincera a questa domanda è la felicità: capire cosa Dio vuole da me..

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