
Come un fanciullo (Lc. 18,17)
Un
altro mio errore è stato quello di credere che i tuoi apostoli avessero
sgridato i bambini che ti saltavano sulle ginocchia, perché eri stanco e
le loro madri non mostravano un minimo di discrezione . Invece, no.
Essi vedevano in quel gesto un atto disdicevole alla tua dignità di
Rabbi. I loro maestri di un tempo, i dottori della Legge affermavano: Al fanciullo nessuna considerazione, perché ancora non è un uomo che ha ricevuto il dono supremo della vita: la Legge.

Tu, Gesù, t'indignasti, come davanti ad una stoltezza da non tollerarsi, tu che tolleravi anche l'intollerabile... In
quegli innocenti non soltanto rivedevi te stesso fanciullo fra le
braccia di tua Madre, ma vi riscontravi le uniche vestigia del
capolavoro del Padre tuo, ancora non corrotte dalla malizia umana. Nella
loro adesione totale a te, superiore alla loro capacità di capire chi
veramente eri e quanto li amavi, vedevi l'essenza del tuo messaggio di
fiducia filiale, totale, amorosa di noi nel Padre.

Chiedo anche per me che questa adesione non sia condizionata dalla mia scarsa intelligenza del tuo mistero. Chiedo che l'esperienza dell'età avanzata non mi autorizzi a pensar male di tutti, a diffidare dei fratelli e anche del Padre tuo e mio.

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