E' difficile dare il giusto
peso a questa frase
peso a questa frase
Non
è facile, oggi dare il giusto peso a questa frase di Gesù: tutta la
puericultura e la "paídagoghia" moderna stanno arrivando
all'esagerazione, nel pretendere che i bimbi vengano lasciati ai propri
istinti, "per non inibirli...".
Ma a quei tempi, il fanciullo era nulla, sia in Grecia che a Roma.
A
Roma si dovettero attendere i tempi di Quintiliano, grande pedagogo,
per sentir dire che, massima debetur puero reverendi (al fanciullo vi
deve massima riverenza).
In
Israele si era sulle stesse piste. Quante volte, nel Vangelo si contano
le folle che vanno dietro a Gesù e regolarmente si aggiunge: "Senza
contar le donne e i bambini"...? E' altamente significativo.
Per
un rabbi famoso come Lui, doveva essere considerata una grave mancanza
di rispetto, fargli avvicinare dei bimbi vivaci e non disponibili a
gravi discorsi...
Gli
apostoli, in verità, avevano questo per la mente, quella sera che al
Maestro, stanco di una giornata a ritmo apostolico accelerato, furono
avvicinati molti bambini, da parte delle loro madri, desiderose che Gesù
li benedicesse.
Gesù
questa volta non solo colse l'occasione per enunciare qualcosa, un
principio, un particolare, del Regno dei cieli ,ma insorse indignato
contro quel modo di pensare dei suoi discepoli.
Non
solo quei bimbi non lo offendevano nella Sua dignità, ma
rappresentavano per Lui il capolavoro della creatività del Padre, ancora
allo stato del genuino...
Ed era in loro, nella loro innocenza, semplicità, disponibilità,
soprattutto nella loro facilità a fidarsi dei loro genitori, che vedeva
espresso il vero tipo del cristiano: di un figlio che, senza discutere
tanto, si affida alla premura del Padre celeste.
Non era una lezione marginale, nel Suo Messaggio di Salvezza; e voleva che i discepoli se la mettessero bene in mente.
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