La prima volta che il beato Giovanni Paolo II ne parla è nel 1979 durante un viaggio apostolico in Polonia, a Nowa Huta: «Abbiamo
ricevuto un segno, che cioè alla soglia del nuovo millennio – in questi
nuovi tempi, in queste nuove condizioni di vita – torna ad essere
annunziato il Vangelo. È iniziata una nuova evangelizzazione, quasi si
trattasse di un secondo annuncio, anche se in realtà è sempre lo
stesso».
Nel corso degli anni successivi egli esplicita meglio in cosa
consista la novità; così ad Haiti, durante l'incontro della Conferenza
Episcopale Latino-Americana nel 1983: «Nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni».
Giovanni Paolo II, nel 1987 incoraggia i vescovi francesi in visita ad limina «a formare i vostri cristiani alle responsabilità, a promuovere con essi una nuova evangelizzazione».
Nel 1988, durante un pellegrinaggio in Francia, specifica che «il
punto di partenza della nuova evangelizzazione, è sempre Cristo, il
salvatore dell’uomo. I popoli di oggi aspettano la buona novella: Dio è
fedele alla sua alleanza con l’umanità, attraverso il Figlio offerto in
sacrificio per noi tutti, risorto il terzo giorno, presente con noi fino
alla fine dei secoli. La sua luce penetra le tenebre del dubbio. I muri
dell’odio vengono abbattuti. Il peccatore viene redento. Il perdono
viene offerto fino all’ultimo giorno. La tavola viene imbandita per la
comunione nell’amore. A conclusione di questo secondo millennio,
l’appello evangelico si rivolge ad ogni uomo, ricco della sua cultura e
della sua storia, ma incerto sul senso del suo cammino. Che egli si
rivolga verso la verità intera, “che intraprenda il cammino della
conversione”. Con il Cristo che gli schiude una nuova vita, egli dirà:
“Tu sei mio Padre, mio Dio e roccia della mia salvezza” (Sal 89, 27)».
La Nuova Evangelizzazione è dunque l'incontro con Gesù ed esige innanzitutto un rinnovamento di coloro che evangelizzano: «In
realtà, il richiamo alla nuova evangelizzazione è prima di tutto un
richiamo alla conversione. Infatti, attraverso la testimonianza di una
Chiesa sempre più fedele alla sua identità e più viva in tutte le sue
manifestazioni, gli uomini e i popoli di tutto il mondo, potranno
continuare a incontrare Gesù Cristo» (ai vescovi latino-americani il 12 ottobre 1992 a Santo Domingo).
Concludendo, rimandiamo all'enciclica Redemptoris Missio scritta da Giovanni Paolo II «A
venticinque anni dalla conclusione del concilio e dalla pubblicazione
del decreto sull'attività missionaria Ad gentes, a quindici anni
dall'esortazione apostolica Evangelii nuntiandi del pontefice Paolo VI».
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