1 Lamento che Davide cantò al Signore a causa delle parole di Cus, il Beniaminita.
2 Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio: salvami da chi mi perseguita e liberami,
3 perché non mi sbrani come un leone, dilaniandomi senza che alcuno mi liberi.
4 Signore, mio Dio, se così ho agito, se c’è ingiustizia nelle mie mani,
5 se ho ripagato il mio amico con il male, se ho spogliato i miei avversari senza motivo,
6 il nemico mi insegua e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita
e getti nella polvere il mio onore.
7 Sorgi, Signore, nella tua ira, àlzati contro la furia dei miei avversari,
svégliati, mio Dio, emetti un giudizio!
8 L’assemblea dei popoli ti circonda: ritorna dall’alto a dominarla!
9 Il Signore giudica i popoli. Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,
secondo l’innocenza che è in me.
10 Cessi la cattiveria dei malvagi. Rendi saldo il giusto,
tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto.
11 Il mio scudo è in Dio: egli salva i retti di cuore.
12 Dio è giudice giusto, Dio si sdegna ogni giorno.
13 Non torna forse ad affilare la spada, a tendere, a puntare il suo arco?
14 Si prepara strumenti di morte, arroventa le sue frecce.
15 Ecco, il malvagio concepisce ingiustizia, è gravido di cattiveria, partorisce menzogna.
16 Egli scava un pozzo profondo e cade nella fossa che ha fatto;
17 la sua cattiveria ricade sul suo capo, la sua violenza gli piomba sulla testa.
18 Renderò grazie al Signore per la sua giustizia e canterò il nome di Dio, l’Altissimo.
I titoli dei Salmi. Quasi tutti i Salmi vengono introdotti da
annotazioni varie, da titoli che, sebbene non appartengano al testo
originario, furono inseriti già in epoca molto antica. Questi titoli
riguardano il genere letterario dei Salmi (canto, lode, lamento), le
annotazioni musicali (“Al maestro del coro”, “Per strumenti a corda”),
le melodie o arie popolari (“Sul canto: 'I Torchi'”), la loro
attribuzione (a Davide, ad Asaf, ai figli di Core) e alcuni episodi
della vita di Davide (Salmo 7,1). I termini ebraici usati di solito per
indicare i titoli (come Maskil, Miktam) appartengono al linguaggio
musicale e sono di difficile traduzione, perché possediamo scarse
notizie sulla musica antica.
Reni e cuore (7,10). Nella concezione che gli antichi avevano del corpo, i reni erano considerati la sede dei sentimenti più profondi oltre che del vigore fisico e fonte della fecondità. Il cuore indica l'interno dell'uomo, la sede delle decisioni e della volontà. L'espressione: “scrutare i reni e il cuore”, riferita a Dio, significa che egli penetra l'intimo dell'uomo.
(foto: Suonatore di cembali.Bassorilievo sumero, III millennio a.C.Gerusalemme, Museo delle Terre Bibliche).
Reni e cuore (7,10). Nella concezione che gli antichi avevano del corpo, i reni erano considerati la sede dei sentimenti più profondi oltre che del vigore fisico e fonte della fecondità. Il cuore indica l'interno dell'uomo, la sede delle decisioni e della volontà. L'espressione: “scrutare i reni e il cuore”, riferita a Dio, significa che egli penetra l'intimo dell'uomo.
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