martedì 4 febbraio 2014

SALMO 8

8. GLORIA DI DIO E DIGNITA' DELL'UOMO

1  Al maestro del coro. Su «I torchi». Salmo. Di Davide.
 2  O Signore, Signore nostro,
   quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
   Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
 3  con la bocca di bambini e di lattanti:
   hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
   per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
 4  Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
   la luna e le stelle che tu hai fissato,
 5  che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
   il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
 6  Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
   di gloria e di onore lo hai coronato.
 7  Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
   tutto hai posto sotto i suoi piedi:
 8  tutte le greggi e gli armenti
   e anche le bestie della campagna,
 9  gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
   ogni essere che percorre le vie dei mari.
 10 O Signore, Signore nostro,
                         quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
 
“L'hai fatto poco meno di un dio” (8,6). Il termine ebraico elohim viene tradotto ora con “dio”, ora con “angelo”.


(foto: Angelo.Miniatura etiopica, secolo XVIII.Lione, Collezione privata).Tra le antiche traduzioni,



la greca e la latina preferiscono il secondo significato, collocando l'uomo tra i membri della corte celeste (come fa la traduzione della Cei: «Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli»). Anche la lettera agli Ebrei, riprendendo questo Salmo, privilegia tale significato (2,7). Altre traduzioni invece si orientano sul primo significato, per meglio sottolineare che l'uomo è l'immagine di Dio e che nel creato ha una posizione quasi divina, come suppone la trama in crescendo del Salmo.


 

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