2. DISCORSO PARABOLICO
Introduzione
[1]Quel
giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. [2]Si
cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su
una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla
spiaggia.
[3]Egli
parlò loro di molte cose in parabole.
Parabola del seminatore
E
disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. [4]E mentre
seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e
la divorarono. [5]Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non
c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era
profondo. [6]Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo
radici si seccò. [7]Un'altra parte cadde sulle spine e le spine
crebbero e la soffocarono. [8]Un'altra parte cadde sulla terra
buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. [9]Chi
ha orecchi intenda».
Perché Gesù parla in parabole
[10]Gli
si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro
in parabole?».
[11]Egli
rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei
cieli, ma a loro non è dato. [12]Così a chi ha sarà dato e sarà
nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. [13]Per
questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur
udendo non odono e non comprendono. [14]E così si adempie per
loro la profezia di Isaia che dice:
Voi
udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
[15]Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
guarderete, ma non vedrete.
[15]Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
[16]Ma
beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. [17]In
verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che
voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non
l'udirono!
Spiegazione della parabola del seminatore
[18]Voi
dunque intendete la parabola del seminatore: [19]tutte le volte
che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno
e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme
seminato lungo la strada. [20]Quello che è stato seminato nel
terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con
gioia, [21]ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché
appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli
ne resta scandalizzato. [22]Quello seminato tra le spine è colui
che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della
ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. [23]Quello
seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la
comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta,
ora il trenta».
Parabola della zizzania
[24]Un'altra
parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un
uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. [25]Ma mentre
tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano
e se ne andò. [26]Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco
apparve anche la zizzania. [27]Allora i servi andarono dal
padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme
nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? [28]Ed egli
rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi
dunque che andiamo a raccoglierla? [29]No, rispose, perché non
succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
[30]Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla
mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete
prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece
riponetelo nel mio granaio».
Parabola del grano di senapa
[31]Un'altra
parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un
granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. [32]Esso
è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più
grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli
uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».
Parabola del lievito
[33]Un'altra
parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito,
che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché
tutta si fermenti».
Le folle ascoltano solo parabole
[34]Tutte
queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se
non in parabole, [35]perché si adempisse ciò che era stato
detto dal profeta:
Aprirò
la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
Spiegazione della parabola della zizzania
[36]Poi
Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si
accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
[37]Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio
dell'uomo. [38]Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli
del regno; la zizzania sono i figli del maligno, [39]e il nemico
che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del
mondo, e i mietitori sono gli angeli. [40]Come dunque si
raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine
del mondo. [41]Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i
quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli
operatori di iniquità [42]e li getteranno nella fornace ardente
dove sarà pianto e stridore di denti. [43]Allora i giusti
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi,
intenda!
Parabole del tesoro e della perla
[44]Il
regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo
trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i
suoi averi e compra quel campo.
[45]Il
regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle
preziose; [46]trovata una perla di grande valore, va, vende tutti
i suoi averi e la compra.
Parabola della rete
[47]Il
regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che
raccoglie ogni genere di pesci. [48]Quando è piena, i pescatori
la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri
e buttano via i cattivi. [49]Così sarà alla fine del mondo.
Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni [50]e li
getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Conclusione
[51]Avete
capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». [52]Ed egli
disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei
cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose
nuove e cose antiche».
V. LA CHIESA, PRIMIZIA DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Visita a Nazaret
[53]Terminate
queste parabole, Gesù partì di là [54]e venuto nella sua
patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e
diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? [55]Non
è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e
i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? [56]E le sue
sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste
cose?». [57]E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse
loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa
sua». [58]E non fece molti miracoli a causa della loro
incredulità.
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