sabato 29 marzo 2014

Meditazione del giorno 29/03/2014


 

Sabato della III settimana di Quaresima
Meditazione del giorno
Giovanni Taulero (ca 1300-1361), domenicano a Strasburgo
Discorso 48, per l’11a domenica dopo la Trinità
“O Dio, abbi pietà di me peccatore”
 
    Care sorelle, sappiatelo, in verità, se trovassi un uomo che ha realmente i sentimenti del pubblicano, che si reputa veramente peccatore, se in quest’umiltà desidera essere buono…, gli darei in tutta coscienza il corpo del Signore ogni due giorni… Se vuole continuare a guardarsi dalle cadute e dai peccati gravi, è assolutamente necessario che si nutra di questo cibo nobile e forte… Perciò non dovete astenervi con facilità dalla comunione perché vi riconoscete peccatori. Al contrario, dovete ancor di più affrettarvi ad andare alla santa mensa, poiché da lì vengono, lì si trovano nascoste ogni forza, ogni santità, ogni aiuto e consolazione.

    Ma non giudicherete nemmeno coloro che non lo fanno… Non dovete avere alcun giudizio, per non diventare come il fariseo che si gloriava in se stesso e condannava chi stava dietro di lui. Guardatevi da ciò come dalla perdita della vostra anima…; guardatevi dal peccato pericoloso del biasimo…

    Quando qualcuno arriva al massimo della perfezione, nulla gli è stato mai più necessario che buttarsi più in basso possibile  e andare alle radici dell’umiltà. Poiché, come l’altezza di un albero dipende dalla profondità delle radici, così innalzarsi in questa vita dipende dalla profondità dell’umiltà. Perciò il pubblicano, che aveva riconosciuto la sua infinita bassezza al punto da non osare alzare gli occhi al cielo, è stato innalzato, infatti “tornò a casa sua giustificato”.

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