domenica 15 dicembre 2013

La Vita di Maria narrata dai Vangeli


 

Maria nacque a Nazareth da devoti genitori di nome Gioacchino ed Anna. Gioacchino della stirpe di Davide (Lc 1,32) ed Anna della stirpe di Aronne (Lc 1,5;1,36) pur essendo piccoli proprietari erano di modeste condizioni economiche tuttavia erano ricchi in santità e di virtù.

Maria bambina fu offerta al tempio per l'educazione e il culto venne alloggiata in edifici adiacenti al tempio, dove vivevano donne addette alla cura degli arredi (Es 38,8) e alla preghiera (Lc 2,36).

All'età di 14 anni fu data in sposa a Giuseppe, di mestiere falegname che abitava a Nazareth, tuttavia Maria continuo a dimorare nella sua casa di famiglia per la durata di un anno, che era il tempo richiesto presso gli Ebrei, tra lo sposalizio e l'entrata nella casa dello sposo. Ed è proprio in questo luogo che ricevette l'annuncio dell'Angelo.

L'Angelo la saluta " Piena di Grazia " (Lc 1,26) e le comunica che Lei sarà la Madre del Messia, del Figlio di Dio.
Maria attonita chiede come ciò possa realizzarsi, e avuto dall'Angelo l'assicurazione che la sua maternità sarà opera dello Spirito Santo, acconsente: " Ecco la serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola " (Lc 1,38)

Maria accetta pur essendo consapevole dovuta dalla profonda conoscenza delle S. Scritture che dalle illuminazioni particolari della grazia, di quali sofferenze andrà incontro il Messia (Is 53) il Salvatore.

Maria, va dalla cugina Elisabetta che era nei suoi ultimi tre mesi di gravidanza e rimane fino alla nascita di Giovanni Battista. Elisabetta risiedeva ad Ain Karim in Giudea che dista ben 150 Km da Nazareth in Galilea. Al suo arrivo Elisabetta la saluta: " Madre del mio Signore " e la la elogia per la sua fede " Beata te che hai creduto " (Lc 1,43).

Maria non riesce a trattenere la sua gioia ed erompe a Dio nel Cantico: " L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore.. ".

Quando Maria ritorna a Nazareth sperimenta la dolorosissima esperienza della perplessità di Giuseppe messo di fronte a una maternità di cui non conosce la causa (Mt 1,18). Maria soffre e tace e attende che Dio le venga in aiuto, infatti un Angelo dissipa in sogno i timori di Giuseppe che affretta la cerimonia della festa di ingresso nella casa dello sposo.

Un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento (Lc 2,1) obbliga i due sposi a recarsi alla città di origine della dinastia a Betlemme di Giuda. Il viaggio è faticoso. Sia per le condizioni disagiate, sia per lo stato di Maria oramai prossima alla maternità.

A Betlemme non trovano posto per alloggiare, Maria da alla luce il suo figlio in una grotta nella campagna di Betlemme (Lc 2,7) e alcuni pastori accorrono per fargli visita e aiutarli (Lc 2,16).

Venuto poi il tempo della purificazione , secondo la legge di Mosè, si recano al tempio per offrire il loro primogenito al Signore, nel tempio incontrano Simeone il quale annuncia a Maria che una spada le trapasserà l'anima.

Successivamente giungono dei Magi dall'oriente (Mt 2,2) che cercano il neonato re dei Giudei, all'udire ciò Erode fu preso da gran spavento. Trovato il bambino i Magi offrono i loro doni e portano un sollievo alla S. Famiglia. Dopo la loro partenza un Angelo del Signore apparve a Giuseppe e lo esorta a fuggire con la famiglia in Egitto in quanto Erode cerca il bambino per ucciderlo. Il viaggio è di 500 Km gran parte di deserto. In Egitto vivono la penosa esperienza di profughi (Mt 2,14).

Morto Erode, la S. Famiglia si stabilisce a Nazareth (Mt 2,13) facendo una vita povera, laboriosa e devota. Ritroviamo Gesù nel tempio all'età di 12 anni, nell'episodio del suo smarrimento e ritrovamento, che gia pensa a servire " il Padre suo " (Lc 2,41).

Non vengono descritti altri episodi è da presumere che passano altri 20 anni di lavoro, dopo di che, Gesù lascia la Mamma, oramai vedova e inizia la sua missione di predicatore. Ritroviamo Maria alle nozze di Cana, dove ottiene da Gesù, il Suo primo miracolo, in favore degli sposi (Gv 2,1). Maria rivedeva saltuariamente Gesù (Mt 12,46), talora lo seguiva nelle sue peregrinazioni apostoliche (Gv 2,12; Lc 8,3).

Maria durante la Passione di Gesù sicuramente ha seguito la cospirazione del Sinedrio, gli eventi del Giovedì Santo, della notte e la condanna a Morte di Gesù, la flagellazione e la crocifissione. Maria è sotto la croce del Figlio morente, che le rivolge le ultime parole per affidarla al discepolo prediletto, e a Lui come Madre (Gv 19,25) cosi ebbe inizio la sua maternità spirituale.

Dopo l'Ascensione, gli Atti (1,14) ricordano Maria assieme ai discepoli radunati in preghiera comune in attesa dello Spirito Santo. Cosi Maria è al centro della vita della Chiesa nascente.

La tradizione ci dice che Maria segui l'apostolo Giovanni e infine si addormentò nel Signore ove poco dopo risuscitò e fu assunta in cielo.

Mamma è una parola dolce e soave, musica armoniosa del cuore, sentimento che racchiude l'essenza d'ogni creatura umana. Nessuno al suo dolce suono rimane insensibile, poiché la identifica con la parola amore. Il suo dolce nome evoca i momenti più belli della nostra infanzia, quando lei ci cullava tra le sue braccia, e i suoi occhi, stracolmi d'affetto, ci hanno regalato intensi momenti di felicità.
In ogni istante la mamma è la nostra certezza: vicina nei momenti felici per gioire e nelle difficoltà per incoraggiarci. Le sue carezze scendono come balsamo sul cuore per infonderci coraggio e ardore. In nessun momento ci ha tradito, e ci ha donato la sua vita; per questo mai nessuno potrà sostituirla nel nostro cuore.
Lassù nel cielo e nella gloria celeste abbiamo un'altra mamma che non vuole sostituirsi alla mamma terrena, ma brama per amarci ancor più di un figlio. È Maria, la mamma di Gesù che, alleata al figlio, desidera la redenzione d'ogni creatura umana. Come una mamma terrena è sempre accanto per aiutarci nelle difficoltà del cammino terreno, e desidera prenderci la mano per condurci a conoscere l'ardente amore di Dio. Di Maria Santissima possiamo fidarci.
Ha offerto il suo fanciullo per tutti noi, ebbene chi potrà donarci di più? Nel donare il suo amore ha gareggiato con l'amore del figlio. Mai nessuna creatura umana potrà raggiungere le sue perfezioni, frutto del suo immenso amore. Amore che l'ha spinta oltre la sua natura umana per scagliarla, già mentre era sulla terra, nella sfera degli Angeli.
Come ogni mamma dà la vita pur di vedere i suoi figli felici, anche la mamma del cielo desidera, con tutto il suo amore, donarci ciò che è bene, attende solo che noi gli affidiamo ogni cosa. Chi più di lei può intercedere presso suo figlio? Questa cara mamma tu puoi averla alleata e accanto in ogni istante che ti consola e ti guida.

La sua voce ti sussurra... Sono contenta quando nella preghiera fai salire al cielo il tuo affetto per me. Ti esorto, abbandona tutto ciò che ti lega all'umano. Le cose del cielo rendono felice ogni creatura, perché attendi ancora?
Coraggio, abbatti ogni barriera nel tuo cuore per affidarti al mio. Volgi gli occhi al cielo ed io ti condurrò alla battaglia più bella: la via dell'amore.
Non aver paura di combattere, le bandiere del cielo sventolano davanti ai tuoi passi. Procedi con l'ardore di un prode, certo di ottenere l'aiuto necessario per vincere; quando sei stanco rifugiati nelle mie braccia e sentirai il mio ardente amore.

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