27 gennaio 2014 - XIV Giornata della Memoria per le vittime dell'olocausto
Una
data unica per ricordare nel mondo le vittime del nazifascismo e
dell’Olocausto e onorare il nome di chi agì per salvare i perseguitati
mettendo a rischio la propria vita.
In ogni città si svolgono eventi per
discutere, o semplicemente ricordare, una tragedia umana eternamente
attuale, impossibile da archiviare. Un viaggio nel tempo che è doveroso
compiere ogni anno.
La Repubblica italiana riconosce il
giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
"Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del
popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei
cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la
prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti
diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della
propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Si celebra in Italia, come in molti
altri Paesi dell'Unione Europea, in commemorazione delle vittime del
fascismo e del nazismo, nonchè dell'Olocausto e ricorda la liberazione
dei sopravvissuti del campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuta
il 27 gennaio del 1945: tale liberazione è infatti ormai assunta a
simbolo dell’immane tragedia della Shoah.
Da due anni ha assunto rilevanza
mondiale, in seguito alla risoluzione approvata dall’ONU il 1° novembre
2005 che ha accolto un’iniziativa promossa da Israele.
Istituita 14 anni fa, è una data simbolica per non dimenticare le sofferenze e le persecuzioni patite dal popolo ebraico ad opera del regime nazista e gli effetti abnormi che l’odio dell’uomo contro l’uomo ha determinato e può determinare.
Istituita 14 anni fa, è una data simbolica per non dimenticare le sofferenze e le persecuzioni patite dal popolo ebraico ad opera del regime nazista e gli effetti abnormi che l’odio dell’uomo contro l’uomo ha determinato e può determinare.
La giornata è dedicata anche a coloro i
quali a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati: gli 8
“Giusti fra le nazioni” ovvero i non-ebrei che eroicamente hanno
rischiato la vita per salvare quellla anche di un solo ebreo
perseguitato.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche
dell'Armata Rossa, raggiunsero la città polacca di Auschwitz, venendo a
conoascenza del suo famoso campo di sterminio e potendo quindi liberare i
pochi superstiti. Questa triste scoperta e le testimonianze dei pochi
sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del
genocidio dei nazisti.
Auschwitz non fu comunque il primo campo
di concentramento scoperto dalle truppe sovietiche durante l'ascesa
vero Berlino, in realta precedentemente vennero liberati i campi a
Chelmno e Belzec, ma questi detti più comunemente di "annientamento"
erano veri e propri mattatoi all'interno dei quali prigionieri e
deportati venivano immediatamente gasati.
L'apertura dei cancelli del campo di
concentramento di Auschwitz, mostrò al mondo oltre ai sopravvissuti alla
tragedia, anche gli strumenti di tortura e di annientamento presenti
nei lager in tutta la loro crudezza.
Il 27 gennaio ricorre il Giorno della
Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20
luglio 2000. La data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale
anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo
della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per
“conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro
periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili
eventi non possano mai più accadere”.
Numerosi eventi sono in programma, anche
quest’anno, in tutta Italia, ed è possibile trovare una lista completa
dei principali eventi, visitando il sito internet dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane. (UCEI).
Sul piano normativo assume anche per questo particolare pregnanza la recente approvazione, nell’ambito dell’ultima legge finanziaria (all’art. «658-bis. Alla legge 17 aprile 2003, n. 91, art. 658-bis), l’istituzione, a Ferrara, del “Museo Nazionale della cultura e dell’Ebraismo Italiano” quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia". Il Museo - che opererà sotto l’egida del Ministero per i Beni culturali e si avvarrà prioritariamente della collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) - ha i seguenti compiti: far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, con una specifica attenzione alle testimonianze delle persecuzioni razziali e alla Shoah in Italia; promuovere attività didattiche, organizzare manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e di spettacoli “sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse".
Il giorno della Memoria è diventato LEGGE
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il testo della legge 20 Luglio 2000 n. 211 che istituisce il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Il testo della legge è il seguente:
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, sì sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’art.1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
Sul piano normativo assume anche per questo particolare pregnanza la recente approvazione, nell’ambito dell’ultima legge finanziaria (all’art. «658-bis. Alla legge 17 aprile 2003, n. 91, art. 658-bis), l’istituzione, a Ferrara, del “Museo Nazionale della cultura e dell’Ebraismo Italiano” quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia". Il Museo - che opererà sotto l’egida del Ministero per i Beni culturali e si avvarrà prioritariamente della collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) - ha i seguenti compiti: far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, con una specifica attenzione alle testimonianze delle persecuzioni razziali e alla Shoah in Italia; promuovere attività didattiche, organizzare manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e di spettacoli “sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse".
Il giorno della Memoria è diventato LEGGE
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il testo della legge 20 Luglio 2000 n. 211 che istituisce il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Il testo della legge è il seguente:
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, sì sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’art.1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
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