giovedì 23 gennaio 2014

Nostalgia


 

Non dire: «Come mai i giorni passati erano migliori di questi?», perché non è saggio fare una tale domanda. (Ecclesiaste 7:10)
Una volta……! Queste parole ricorrono spesso quando rimpiangiamo i giorni della giovinezza o i tempi più facili. Asaf esprime lo stesso concetto.
Ripenso ai giorni antichi, agli anni da lungo tempo trascorsi. (Salmo 77:5)
Ma questo sguardo volto al passato, ai giorni felici, non lo conforta; è angosciato, scoraggiato e si lamenta. Giunge persino a dubitare della bontà di Dio.
Il Signore ci respinge forse per sempre? Non mostrerà più la sua bontà? La sua misericordia è venuta a mancare per sempre? La sua parola ha cessato per ogni generazione? Dio ha forse dimenticato di aver pietà? Ha egli soffocato nell’ira il suo amore? (Salmo 77:7-9)
Ad un tratto si rende conto che questo stato d’animo non è buono, che è una debolezza, e i suoi pensieri cambiano orientamento. Invece di rinchiudersi nella nostalgia del passato, si mette a riflettere su ciò che Dio ha fatto.
Ho detto: «La mia afflizione sta in questo, che la destra dell’Altissimo è mutata». Io rievocherò i prodigi del SIGNORE; sì, ricorderò le tue meraviglie antiche, mediterò su tutte le opere tue e ripenserò alle tue gesta. O Dio, le tue vie sono sante; quale Dio è grande come il nostro Dio? Tu sei il Dio che opera meraviglie; tu hai fatto conoscere la tua forza tra i popoli. Con il tuo braccio hai riscattato il tuo popolo, i figli di Giacobbe e di Giuseppe. (Salmo 77:10-15)
All’imprivviso l’atmosfera cambia, Asaf si rende conto che ogni cosa è sottoposta alla potenza di Dio e basta affidarsi a lui per ritrovare la serenità. Cita Mosè e Aaronne, che ci fanno pensare a Cristo di cui questi personaggi sono un figura; Cristo il capo della fede, il capo della Chiesa, in cui ogni credente trova le sue risorse.
Le acque ti videro, o Dio; le acque ti videro e furono spaventate; anche gli oceani tremarono. Le nubi versarono diluvi d’acqua; i cieli tonarono; e anche le tue saette guizzarono da ogni parte. Il fragore dei tuoni era nel turbine; i lampi illuminarono il mondo; la terra fu scossa e tremò. Tu apristi la tua via in mezzo al mare, i tuoi sentieri in mezzo alle grandi acque e le tue orme non furono visibili. Tu guidasti il tuo popolo come un gregge, per mano di Mosè e d’Aaronne. (Salmo 77:16-20)
Prendiamo esempio da Asaf. Non consideriamo il nostro passato con tristezza e nostalgia, ma piuttosto, cerchiamo in esso ciò che Dio ha fatto per noi.
Questo ci farà scoprire o riscoprire come ci ha sostenuti e protetti, quanta pazienza ha usato verso di noi, quanta grazia, quanto perdono! Allora, la nostra tristezza sarà mutata in gioia, in fiducia, in lode, e potremo proseguire il cammino con lo sguardo rivolto a Lui.
Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la mèta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù. (Filippesi 3:13-14)

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