Nel corso della precedente Udienza Generale, Papa Francesco aveva parlato del Sacramento dell’Eucarestia e del suo significato per il cristiano. Durante l’Udienza Generale di oggi, mercoledì 12 febbraio, il Pontefice, continuando la propria catechesi sui Sacramenti, ha spiegato quale relazione ha l’Eucaristia con la nostra vita.
Dobbiamo sapere, ha infatti chiarito Bergoglio, che ci sono alcuni indicatori specifici che ci aiutano a comprendere affondo la relazione che esiste tra l’Eucarestia e la vita di ciascun cristiano.
Un indicatore del fatto che viviamo
correttamente o meno l’Eucaristia è la risposta alla domanda: come mi
relaziono con gli altri? Papa Francesco ha spiegato che Gesù amava stare
con la gente, condividere le loro speranze, i problemi e le
preoccupazioni. Nella Messa ci riuniamo con molte persone, ma li vediamo
veramente come fratelli e sorelle? L’Eucaristia ci conduce a incontrare
i poveri, gli ammalati, gli emarginati vedendo in loro il volto di
Gesù? O invece quando usciamo dalla Messa critichiamo l’uno o l’altro su
come era vestito questo o quello?
Un secondo indicatore del fatto che
viviamo correttamente o meno l’Eucaristia viene dal fatto che ci
sentiamo perdonati e invogliati, potremmo dire quasi spinti, a
perdonare. Chi celebra l’Eucaristia non lo fa perchè è migliore degli
altri. Siamo tutti peccatori. E se un cristiano non si sente peccatore è
meglio che non vada a Messa, perché il primo atto che facciamo quando
partecipiamo a una Messa è dire “confesso che sono un peccatore” e chiedere perdono per i peccati. Se una persona non sente questo, non vivrà nella maniera corretta l’Eucaristia.
Infine un terzo indicatore è la coerenza
tra la liturgia e la vita delle nostre comunità. L’Eucaristia non è una
semplice ricordo di alcune cose dette di Gesù. L’Eucarestia è frutto dell’azione di Cristo e dono della Sua presenza poiche Gesù è lì che viene a incontrarci e a nutrirci con la Sua Parola e la Sua vita.
Partecipiamo “ogni domenica all’Eucaristia per incontrare il Cristo che dona la sua vita per noi” ha quindi concluso Papa Francesco “È lì che noi troviamo la grazia di trasformare in profondità la nostra vita e le nostre relazioni con gli altri”.
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