« … conoscere l'amore infinito di Cristo che sorpassa ogni conoscenza» (Efesi 3:19).
Se potessi far comprendere agli uomini il vero significato delle parole dell’Apostolo Giovanni: IDDIO È AMORE, le proclamerei al mondo intero.
Se
riusciamo e persuadere qualcuno che l’amiamo, abbiamo guadagnato il suo
cuore. Se riuscissimo a persuadere gli uomini che Iddio li ama,
farebbero a gara per entrare nel regno dei cieli!
Per loro sventura, gli uomini, al contrario, credono che Iddio li odii e fuggono lungi da Lui.
Non
esiste nulla in questo mondo più prezioso dell’amore. La più infelice
delle creature e quella che non si sente amata da alcuno; e questa
infelicità è la causa di molti suicidi.
Non
c’è in tutta la Bibbia una verità che possa operare con maggiore forza
dell’amore di Dio; come non c’è altra verità che il diavolo si sforzi
maggiormente di farci ignorare.
L’idea che Iddio non vi ami proviene alle volte, da un errato insegnamento.
Le madri sbagliano allorché insegnano ai propri figli che Iddio li ami soltanto quando sono buoni.
Questo
non e l’insegnamento delle Scritture. Voi non dite ai vostri figli che
li odiate quando fanno il male, le loro mancanze non trasformano il
vostro amore in odio; se così fosse odiereste i vostri figli più di
quanto li amereste. Inoltre, non rinnegate vostro figlio per una
disubbidienza; no! Egli rimane sempre vostro figlio e continuate ad
amarlo anche quando e colpevole. Se gli uomini sono andati errando lungi
da Dio, ciò non significa che Iddio li odii: Iddio ama gli uomini; è il
peccato ch'Egli odia.
Nell’epistola agli Efesi, Paolo ci parla della larghezza e della lunghezza; della profondità e dell’altezza dell'amore di Dio.
Molti
pensano di conoscere abbastanza l’amore di Dio; ma col passare del
tempo si accorgono di non essere ancore arrivati all’abc di questa
conoscenza!
Cristoforo
Colombo scoperse l’America; ma che cose conobbe di quella vasta terra:
dei laghi, dei fiumi, delle foreste immense, delle valli del
Mississippi?
Egli morì senza aver potuto avere la gioia di conoscere il mondo da lui scoperto.
Molti hanno conosciuto un poco dell’amore di Dio, ma ne ignorano ancora l’altezza, la profondità, la larghezza e la lunghezza.
Quell’amore è come un oceano immenso; bisogna tuffarvisi dentro per averne una benché debole idea.
Il Calvario è il più grande proclama dell’amore divino; non s’è mai visto amore più grande di quello della Croce.
Perché ha Dio dato il Suo Figliuolo? Per amore!
Perché ha Gesù accettato volenterosamente di morire? Per amore!
È scritto: «Nessuno ha maggior amore di chi dà la sua vita per i suoi amici»;
ma l’amore di Cristo è ancora superiore. perch‘Egli è morto per i Suoi
nemici, per coloro che L’odiavano, per coloro che Lo insultavano e si
facevano beffe di Lui. «Padre, perdona loro perché non sanno quel che
fanno». Quale amore!
L’amore di Dio è infinito
Une
dei versi più meravigliosi del Vangelo è quello contenuto nella
preghiera sacerdotale di Cristo al Capitolo 17 del Vangelo dl S.
Giovanni: «Io in loro, e Tu in me; acciocché siano perfetti
nell’unità, e affinché il mondo conosca che Tu mi hai mandato, e che li
ami come hai amato Me».
Quale gloriosa affermazione!
Non
vi era dubbio che Iddio amava il Suo Figliuolo, perch'Egli Gli tu
sottomesso in ogni cosa: non trasgredì mai la legge divina, non si sviò
di un solo passo dal sentiero della santità, fu ubbidiente fino alla
morte.
Ma
quanto diversa è invece la nostra posizione! Eppure, nonostante le
nostre mancanze, Egli ci assicura che, se confidiamo in Lui, il Padre ci
ama come ama Lui, Cristo.
Amore infinito, amore sublime!
Che
Iddio possa amarci come ama il Suo Figliuolo! Sembra troppo
meraviglioso per poter essere vero; eppure è ciò che Gesù stesso cil
assicura.
È veramente difficile poter convincere un peccatore dl quest’amore di Dio per lui!
Iddio odia il peccato; ma ama il peccatore.
Egli
odia il peccato che guasta e distrugge la vita dell'uomo; ed è appunto
perché ama l'uomo che Iddio odia il peccato che è il suo maggior nemico.
L’amore di Dio è invariabile
L’amore degli uomini può venir meno, raffreddarsi e alle volte cedere il posto all‘odio.
Non cosi l’amore divino.
Ci vien detto di Gesù, nel momento in cui si preparava a dipartirsi dai Suoi discepoli, che «avendo amato i Suoi nel mondo, li amò sino alla fine».
Egli
ben sapeva che uno di loro Lo avrebbe tradirto, eppure Egli amò Giuda
fino all’ultimo; Egli ben sapeva che un altro Lo avrebbe rinnegato,
eppure continuò ad amare Pietro.
L’amore di Dio non può essere paragonato a nessun amore terreno.
In Isaia leggiamo: «Una
donna dimentica ella il bimbo che allatta cessando di aver pietà del
frutto delle sue viscere? Quand'anche le madri dimenticassero, non Io
dimenticherò te».
Certamente l’amore materno è il più grande che esista sulla terra.
Moglie
e marito possono alle volte dividersi; un padre può voltare la schiena
al proprio figlio; fratello e sorella possono diventare estranei l’uno
all’altro, ma l’amore di una madre dura per sempre; neanche la morte può
spegnerlo: e più forte della morte stessa.
Si
racconta la storia di una madre che aveva un marito malvagio. Ella fece
quanto fu nelle sue possibilità per impedire al figlio maggiore di
seguire l’esempio del padre, ma non vi riuscì: quel padre infame istruì
il proprio figlio in ogni sorta di misfatti.
Morto il primo, il secondo venne arrestato e condannato per assassinio.
La
povera donna seguì il processo del proprio figliuolo con il cuore
straziato dal dolore. Quando la corte pronunziò la sentenza di morte,
ella chiese la grazia che le fu ricusata; domandò allora una dilazione
dell’esecuzione che le fu ugualmente ricusata.
Dopo
l’esecuzione. domandò il corpo del proprio figlio, ma anche questo le
fu negato, prescrivendo la legge che fosse sepolto nel cortile del
carcere.
Sopraffatta
dal dolore, l’eroica madre moriva dopo poco, esprimendo un ultimo
desiderio: quello di venire sepolta accanto al proprio figlio. Ella non
ebbe vergogna, né in vita né in morte di farsi conoscere quale madre di
quel micidiale.
Eppure neanche l’amore materno può darci un'idea dell’amore di Dio.
Vi
fu un tempo in cui pensavo che Iddio fosse un giudice spietato e che
Cristo dovesse interporsi fra Lui e me per placare la Sua ira.
Ma
quando divenni padre di un unico figliuolo, mi parve di poter
comprendere che è forse maggiore l’amore di Dio che ha dato il proprio
Figliuolo alla morte, di quello di Cristo che ha accettato di morire.
«Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figliuolo,
affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna».
Non sono ancora riuscito a comprendere la grandezza di questo verso! L’amore infinito di Dio sopravanza ogni conoscenza.
L’amore di Dio è senza condizione
In questo è l’amore: «non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi … ».
Egli
ci ha amati prima che noi pensassimo di amarlo! Non amiamo noi i nostri
figli prima ancora che essi possano comprendere che cosa sia l’amore?
Così fa Iddio a nostro riguardo.
Fu il pensiero che il padre l’amava ancora a ricondurre a casa il figliuol prodigo.
Caro
lettore, l’amore del Padre t’invita a tornare a Lui. Se sei perduto,
non lo sei perché Iddio non ti ami; ma piuttosto perché opponi
resistenza al Suo amore.
Se mi chiedete perché Iddio ci ama, non saprei che rispondervi. Suppongo che sia perché Egli è veramente Padre.
È la Sue prerogativa quella di amare, proprio come è la prerogativa del sole quella di brillare.
Egli vuol farci partecipi del Suo amore; non permettiamo all‘incredulità di tenerci lontani da Lui.
«Quando eravamo senza forze, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi».
Non
basta ciò a convincerci del Suo amore? Egli non ci ama perché noi Lo
amiamo oppure perché siamo santi e puri. No, Egli ama i santi ed i
malvagi proprio allo stesso modo. «Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo e morto per noi».
È
appunto perché Iddio ci ha amati mentre eravamo ancora peccatori che ha
mandato il Suo Figliuolo a morire, affinché col Suo sangue potesse
purificarci dei nostri peccati.
Nell'Apocalisse leggiamo: «A Colui che ci ha amati e ci ha lavati nel Suo sangue … ».
Molti
anni fa grande commozione cagionò in tutta l’America il rapimento del
ragazzo Carlo Gross, portato via da due sconosciuti che lo invitarono a
salire sulla loro carrozza.
I
genitori del ragazzo lo ricercarono per tutto il territorio dell'Unione
Americana ed in altri paesi del mondo, ma invano. Gli anni sono
passati, eppure la madre spera ancora di ritrovare il suo Carlino.
Ebbene,
supponete che la madre di Carlo Gross trovasse il suo figliuolo
all’angolo di una strada povero, sudicio, cencioso, privo di scarpe.
Che
cose pensate che farebbe quella madre? Aspetterebbe forse ch’egli fosse
lavato e decentemente vestito prime di riconoscerlo? O, no! Ella gli
correrebbe subito incontro, lo abbraccerebbe e se lo stringerebbe al
cuore; poi prenderebbe cura della sua persona.
Così ha fatto Iddio: Egli ci ha prima amati e poi ci ha lavati.
Me obietterà qualcuno, se Iddio mi ama, perché non m‘induce ad amarLo e a diventar buono?
Iddio
desidera dei figliuoli e delle figliuole e non delle macchine o degli
schiavi. Egli potrebbe annientare i nostri cuori ribelli, ma invece
preferisce attrarci a Sé con l’amore.
Durante la guerra. una madre ricevette la notizia che suo figlio era stato gravemente ferito in battaglia.
Ella
prese il primo treno e si recò a vederlo. Sebbene l’ordine del
Ministero della Guerra proibisse ai civili di avvicinarsi al fronte,
certi ordini l’amore materno non può comprenderli.
Con preghiere e supplicazioni, ella riuscì ad arrivare fino all’ospedale.
Si
rivolse al dottore e gli chiese: - Permettetemi di vedere mio figlio e
dl prendere cura di lui. - Ma il dottore sl oppose dicendo: - Lo stato
del vostro ragazzo è molto critico. Si è appena addormentato e temo che
se voi lo svegliaste l’emozione potrebbe essergli fatale.
È meglio che aspettiate fuori che si svegli e ch’io l’abbia piano piano preparato a rivedervi.
La
donna fissò il dottore negli occhi e gli disse: - Dottore, supponiamo
ch’egli non svegli più; io non potrei più vederlo in vita! Lasciate che
entri, che gli sieda accanto senza parlargli.-
Ella
entrò in punta di piedi, si accostò al letto su cui giaceva il suo caro
figliuolo e si mise a contemplarlo a lungo e in silenzio. Poi, non
potendo più trattenersi, gli pose leggermente la mano sulla fronte.
Non appena il giovane avvertì la lieve pressione, senza aprire gli occhi, esclamò. – O mamma, sei qu’!-
Egli ben riconosceva la mano materna.
Caro peccatore, non riconosci anche tu la tenerezza della Sua mano che t’invita?
Non vi è al mondo amico più caro di Lui. Accetta il Suo tenero amore, la Sua protezione, il Suo aiuto.
Anche qualora tutti ti avessero abbandonato, considerandoti indegno della loro amicizia, il Signore rimane fedele al tuo fianco.
Se vai a Lui umiliato e Gli confessi i tuoi peccati, Egli ti salverà.
L’isola
di Cuba era una colonia della Spagna allorché vi scoppiò
un’insurrezione; il governo spagnolo mandò delle truppe per reprimerla.
Un
marinaio, nato in Inghilterra e cittadino degli Stati Unito d’America,
fu imputato di aver reclutato uomini contro il governo spagnolo; fu
arrestato e messo in prigione.
Non
vi era prova alcuna della sua colpevolezza, anzi, tutti coloro che lo
conoscevano, potevano testimoniare della sua innocenza.
Nonostante ciò le autorità lo condannarono alla fucilazione.
Il
console americano e il console inglese protestarono presso le autorità
spagnole, dichiarando l’innocenza del prigioniero e chiedendo la sua
liberazione.
Ma le autorità spagnole non vollero sentire ragioni.
Ed
ecco che giunse il mattino fissato per l’esecuzione. Già erano stati
scelti i soldati che dovevano fare fuoco contro il prigioniero. Questi
camminava verso il luogo dell’esecuzione con la testa bassa, sforzandosi
di nascondere la profonda emozione che lo agitava.
I
due consoli erano pure presenti sul posto fissato. In faccia ai soldati
nuovamente ripeterono la protesta da loro fatta in nome
dell’Inghilterra e dell’America per la liberazione del condannato.
Gli ufficiali risposero che una sentenza era stata pronunziata e che essi dovevano mandarla ad effetto.
«Pronti!» gridò allora l’ufficiale, onde i soldati si disponessero a far fuoco.
A
questo punto, ecco cosa ci narra un testimone oculare: - Era una
questione di istanti. I due consoli, impugnate le bandiere delle loro
rispettive nazioni, si lanciarono in faccia ai soldati che avevano già
le carabine spianate e, avvolgendo lo sventurato nella bandiera stellata
dell’Unione Americana e nel vessillo inglese, uno dei due consoli
esclamò all’ufficiale che aveva dato il fatale comando: «Signori, quali
consoli degli Stati Uniti e della Gran Bretagna non possiamo assistere
all’infame assassinio di un innocente. È nostro dovere proteggere la sua
vita; se voi la toccherete, le due nazioni che queste bandiere
rappresentano vi faranno sentire la loro potenza».
L’inaspettato
intervento dei due nobili consoli mise in imbarazzo l’ufficiale
spagnolo. In quel frangente le autorità tennero un ulteriore consulto;
l’esecuzione fu sospesa e nello stesso giorno il prigioniero fu rimesso
in libertà.
Dietro quelle bandiere stavano due potenti nazioni.
La bandiera di Dio è AMORE!
Essa è il nostro rifugio più sicuro contro il peccato, le tenebre, la morte.
Dietro di essa sta il nostro grande Iddio.
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