Capitolo 10
Questione sul divorzio
[1]Partito
di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La
folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era
solito fare. [2]E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla
prova, gli domandarono: «E' lecito ad un marito ripudiare la propria
moglie?». [3]Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».
[4]Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio
e di rimandarla». [5]Gesù disse loro: «Per la durezza del
vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. [6]Ma all'inizio
della creazione Dio li creò maschio e femmina; [7]per
questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne
sola. [8]Sicché non sono più due, ma una sola carne. [9]L'uomo
dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». [10]Rientrati a
casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli
disse: [11]«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra,
commette adulterio contro di lei; [12]se la donna ripudia il
marito e ne sposa un altro, commette adulterio».
Gesù e i bambini
[13]Gli
presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li
sgridavano. [14]Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro:
«Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a
chi è come loro appartiene il regno di Dio. [15]In verità vi
dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in
esso». [16]E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra
di loro li benediceva.
L'uomo ricco
[17]Mentre
usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi
in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo
fare per avere la vita eterna?». [18]Gesù gli disse: «Perché
mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. [19]Tu
conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non
rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre
e la madre».
[20]Egli
allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla
mia giovinezza». [21]Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli
disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai
poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». [22]Ma
egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché
aveva molti beni.
Il pericolo delle ricchezze
[23]Gesù,
volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto
difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».
[24]I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù
riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! [25]E'
più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco
entri nel regno di Dio». [26]Essi, ancora più sbigottiti,
dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». [27]Ma Gesù,
guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio!
Perché tutto è possibile presso Dio».
Ricompensa promessa alla rinuncia
[28]Pietro
allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo
seguito». [29]Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è
nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o
figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, [30]che non
riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e
madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita
eterna. [31]E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».
Terzo annunzio della passione
[32]Mentre
erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a
loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di
timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro
quello che gli sarebbe accaduto: [33]«Ecco, noi saliamo a
Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e
agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, [34]lo
scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno;
ma dopo tre giorni risusciterà».
La domanda dei figli di Zebedeo
[35]E
gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli:
«Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». [36]Egli
disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: [37]«Concedici
di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
[38]Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete
bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono
battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». [39]E Gesù disse:
«Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io
ricevo anche voi lo riceverete. [40]Ma sedere alla mia destra o
alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è
stato preparato».
I capi devono servire
[41]All'udire
questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. [42]Allora
Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono
ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su
di esse il potere. [43]Fra voi però non è così; ma chi vuol
essere grande tra voi si farà vostro servitore, [44]e chi vuol
essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. [45]Il Figlio
dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e
dare la propria vita in riscatto per molti».
Il cieco all'uscita di Gerico
[46]E
giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a
molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la
strada a mendicare. [47]Costui, al sentire che c'era Gesù
Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi
pietà di me!». [48]Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma
egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
[49]Allora
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco
dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». [50]Egli, gettato
via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. [51]Allora Gesù
gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì,
che io riabbia la vista!». [52]E Gesù gli disse: «Và, la tua
fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo
per la strada.
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