lunedì 23 dicembre 2013

Com’è difficile essere un buon cristiano!


A volte crediamo di essere dei buoni cristiani solo perché abbiamo ricevuto i sacramenti del Battesimo, della Comunione e della Cresima, ma ciò non basta per essere un buon cristiano.
Quante volte ci capita di sentire qualcuno dire: - Sono credente ma non praticante; - Credo ma non vado a messa la domenica, perché non ho tempo; sappiamo bene, però, che quando si vuole fare qualcosa, si trova sia il tempo che il modo di farlo.

Non ha senso dire: - Sono credente ma non praticante, è come dire: - Amo i miei genitori ma non vado mai a far loro visita. Se amiamo Dio, nostro Padre, abbiamo il dovere di andare a visitarLo nella Sua casa, la Chiesa, ascoltare la Santa Messa e ringraziarLo ogni giorno con la preghiera, per tutte le cose belle di cui ci ha fatto dono. Preghiamo, perché nella preghiera il nostro cuore si apre a Dio con la fiducia che le nostre richieste non rimarranno inascoltate e, certi del suo amore, ritroviamo la gioia e la speranza per il futuro. Quando andiamo a Messa, accostiamoci alla Santa Comunione, dopo esserci purificati dai nostri peccati con la Confessione, perché non ha senso ascoltare la Parola di Dio e non ricevere Gesù Eucaristia, le due cose si compensano, se facciamo una cosa e non l’altra, è come fare un lavoro a metà, non serve a niente.
Affermava San Bernardo in una delle sue riflessioni: “L’Eucaristia è l’amore che supera tutti gli amori nel cielo e sulla terra”.
“Impariamo a ricevere Gesù dentro di noi, perché ogni volta che riceviamo l’Eucaristia entriamo nella pace del Signore, gustiamo e apprezziamo quella pace che viene dal cielo, perché Cristo è la nostra pace.  Noi abbiamo bisogno della pace che è Cristo, nessuno mai ha fatto la volontà del Padre come l’ha fatta Lui, consegnando se stesso alla morte e alla morte di croce per tutti e per ciascuno di noi uomini e per la nostra salvezza “ (tratto dal libro “Meditiamo insieme” di Padre Giuseppe).
Dopo aver partecipato alla Messa, ascoltato la Parola di Dio e ricevuto Gesù Eucaristia, guardiamoci intorno e se c’è qualcuno che ha bisogno di noi, non voltiamogli le spalle, ma diamogli una mano, perché ogni volta che aiutiamo qualcuno, aiutiamo Gesù a soffrire meno sulla croce.
Essere un buon cristiano vuol dire, prima di tutto, mettere da parte il nostro “io”, sopprimere la nostra vanità, la nostra presunzione e il nostro egoismo e metterci al servizio del nostro prossimo con umiltà e carità.
Quanti sprechi ci sono nella nostra vita quotidiana! Quanti soldi sciupiamo in cose superflue! Quei soldi spesi in cose superflue  potrebbero essere di vitale importanza per altri.
Quanti bambini muoiono di fame! Quanti uomini e donne sono nudi e scalzi mentre i nostri armadi sono stracolmi di vestiti e scarpe! Freniamo questa mentalità consumistica, rinunciamo alle gioie effimere del fare shopping, compriamo solo ciò che ci è necessario e quel che risparmiamo, doniamolo a chi non può comprare il cibo, i vestiti  o altre primarie necessità.
Sperimentiamo la gioia di donare agli altri, di essere d’aiuto a chi ne ha bisogno, anche a costo di privarci di qualcosa, la ricompensa sarà una pace infinita che invaderà il nostro spirito. Colmiamo il cuore di gioia, compiendo opere buone, consapevoli, però, che abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere di buon cristiano. E allora via con le nostre buone azioni, soprattutto con l’avvicinarsi del Santo Natale.
Non buttiamo via i nostri soldi in cose inutili e futili, aiutiamo chi ha bisogno e soprattutto non dimentichiamoci dell’ “Opera di Maria Vergine e Madre”, che senza il vostro contributo non avrebbe possibilità di esistere e allora, auguro a tutti un buon Natale e…chi più ne ha più ne metta!

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