Questa frase di Gesù impone a ciascuno profonde, sincere, personali riflessioni:
Chi è il mio tesoro? Cos'è che vale per me? Cosa cerco nella mia vita? Dove vanno i miei pensieri?
Dietro miei pensieri infatti corre il mio cuore, perché si ama quello che si stima.
Il mio cuore è un forte padrone, capace di compiere atti generosi e di sostenere grandi pesi, ma è cieco e deve quindi affidarsi a una guida. La sua compagna legittima è la ragione, la quale, per sicurezza, si serve di una grande fiaccola nel suo cammino, la Fede.
Dietro miei pensieri infatti corre il mio cuore, perché si ama quello che si stima.
Il mio cuore è un forte padrone, capace di compiere atti generosi e di sostenere grandi pesi, ma è cieco e deve quindi affidarsi a una guida. La sua compagna legittima è la ragione, la quale, per sicurezza, si serve di una grande fiaccola nel suo cammino, la Fede.
Non vi sarebbero dunque preoccupazioni: il mio cuore
sarebbe guidato sicuramente al possesso dell'unico vero tesoro che può
renderlo felice.
Senonché la ragione ha troppe rivali in casa: servette capricciose e audaci che tentano di spodestarla e di sposare il padrone. Così il mio cuore si fa prendere la mano ora dalla fantasia, ora dalla sensibilità, ora dall'abitudine, ora dalla passione.
Senonché la ragione ha troppe rivali in casa: servette capricciose e audaci che tentano di spodestarla e di sposare il padrone. Così il mio cuore si fa prendere la mano ora dalla fantasia, ora dalla sensibilità, ora dall'abitudine, ora dalla passione.
Dove ti condurranno, mio povero cuore? Forse faranno
di te un povero cieco? Diventerai il servo delle sue serve. Così è:
quel che si stima si ama. Se non stimi altro che il denaro, il tuo amore
sarà il denaro; se non pensi che al piacere, non amerai che il
piacere; se non pensi che agli onori, non amerai altro che onori; se non
pensi che al potere, non amerai che il potere ... dimmi, mio povero
cuore, quello che ami e ti dirò chi è il tuo padrone. Non esiste di
fatto che un solo padrone per ogni uomo ed è ciò che egli ama.
Cos'è un avaro? Lo schiavo dell'oro.
Cos'è un ambizioso? Lo schiavo della sua passione.
Cos'è un lussurioso? Lo schiavo dei sensi.
Cos'è un goloso? Uno schiavo.
Cos'è un pigro? Uno schiavo.
Cos'è un superbo? Uno schiavo.
Così ogni amante è servo del suo amore.
Saranno dolci o amare, lievi o pesanti catene, ma sono sempre catene. Amare è dunque servire. Hai voglia a dire di no: la realtà è questa.
Cos'è un ambizioso? Lo schiavo della sua passione.
Cos'è un lussurioso? Lo schiavo dei sensi.
Cos'è un goloso? Uno schiavo.
Cos'è un pigro? Uno schiavo.
Cos'è un superbo? Uno schiavo.
Così ogni amante è servo del suo amore.
Saranno dolci o amare, lievi o pesanti catene, ma sono sempre catene. Amare è dunque servire. Hai voglia a dire di no: la realtà è questa.
Mio povero cuore, ora devi riconoscere che ogni
servizio è sempre un po' umiliante, e ogni servizio è sempre una
limitazione della tua libertà. Ogni servizio, tranne uno, il servizio di
Dio. Perché servire a Dio significa servire alla Verità, alla Giustizia
al Bene.
Il che non è umiliante, ma è l'unica nobiltà vera a cui tutti aspirano e di cui tutti vogliono gloriarsi. Non è diminuzione di libertà, perché servire alla Verità, alla Giustizia, al Bene, è soddisfare, senza alcun limite, i più profondi ed essenziali desideri di ogni uomo.
Il che non è umiliante, ma è l'unica nobiltà vera a cui tutti aspirano e di cui tutti vogliono gloriarsi. Non è diminuzione di libertà, perché servire alla Verità, alla Giustizia, al Bene, è soddisfare, senza alcun limite, i più profondi ed essenziali desideri di ogni uomo.
Ma c'è di più. L'amore o trova uguali o rende
uguali. Nell'amore c'è un solo volere e un solo potere, il volere e il
potere di chi si ama. Non è vero?
L'amore unifica e assimila le volontà, i gusti, le abitudini, le opinioni, perfino i gesti e gli atteggiamenti, quasi tutta la vita. Rende l'uno simile all'altro.
L'amore unifica e assimila le volontà, i gusti, le abitudini, le opinioni, perfino i gesti e gli atteggiamenti, quasi tutta la vita. Rende l'uno simile all'altro.
Mio povero cuore: Tu non sei tanto quello che dici
di essere, o quello che la gente pensa, o quello che sembri in pubblico;
non sei tanto quello che si crede di te, quanto sei invece quello che
ami. Tu non vali per i tuoi titoli, per la discendenza, per la tua
divisa, per i tuoi anni, per la tua linea, per il tuo nome, e tanto meno
per le tue forze o per il tuo peso; tu vali soprattutto per quello che
ami.
È in base a questo che si può formulare il più
esatto, il più giusto giudizio di un uomo. Potrai possedere quel che
credi, potrai sapere quanto vuoi, potrai compiere i più bei gesti o le
più grandi opere, ma se in quelle tu cerchi la vanità o ami il vizio, tu
non sei che un povero miserabile cuore. Tu diventi quello che ami.
Per questo Gesù ha detto:
Per questo Gesù ha detto:
"Dov'è il tuo tesoro lì è il tuo cuore".
Caro mio povero cuore: Se il tuo amore è fango, ne
sarai infangato; se il tuo amore è la donna, sarai effeminato; se il tuo
amore è vile merce, diventerai un mercenario. Se amerai un delinquente,
imparerai il delitto, e se amerai un pazzo, impazzirai; se amerai il
malvagio, diventerai cattivo, e se amerai il giusto, ti sentirai più
buono; se amerai la terra, sarai terra, e se amerai Dio, diventerai un
sincero figlio di Dio; allora è giunto per te il tempo del ravvedimento,
NON DOMANI MA ... OGGI!
Nessun commento:
Posta un commento