lunedì 14 aprile 2014

Papa Francesco: Dove è il mio cuore? Chi sono io, davanti al mio Signore?


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Nella domenica delle palme e della passione del Signore la riflessione di Papa Francesco va dritta al senso profondo delle letture bibliche del giorno e interroga la coscienza ciascun cristiano: chi sono io?
Di fronte alle tante figure che vediamo intervenire nel racconto della passione di Gesú quale è quella che piú assomiglia al nostro modo di vivere e di comportarci? Non è una domanda semplice quella che ci rivolge il Pontefice così come lascia il segno l’analisi schietta che il Vescovo di Roma svolge.
La passione, spiega Bergoglio, ci mostra una serie di persone, ognuna caratterizzata in modo particolare: troviamo i detrattori di Gesú,”il gruppo dei dirigenti che di fretta fanno il tribunale e cercano falsi testimoni” ma anche “alcuni sacerdoti, alcuni farisei, alcuni maestri della legge” tutte persone che “avevano deciso di ucciderlo“.
E troviamo anche coloro che seguivano da vicino Gesú, i suoi stessi discepoli, i quali peró vivono il tutto senza capire realmente quanto stava succedendo e si “addormentavano mentre il Signore soffriva“. Tra questi, tra le persone più vicine a Gesú appunto, troviamo anche Giuda, il discepolo che “fa finta di amare e bacia il Maestro per consegnarlo“ per 30 monete, così “quell’altro discepolo che voleva risolvere tutto con la spada“.
Papa Francesco ha continuamente riproposto la sua domanda: “Chi sono io? Chi sono io, davanti al mio Signore? Chi sono io, davanti a Gesù?” Nel mentre continuava a descrivere i vari “Pilato che quando vedo che la situazione è difficile, mi lavo le mani e non so assumere la mia responsabilità” oppure la folla che decide in base a cosa “era più divertente, per umiliare Gesù” o ancora i soldati che “gli sputano addosso, lo insultano, si divertono con l’umiliazione del Signore?
In mezzo a tutte queste ombre peró, ci fa notare il Pontefice, vi sono anche icone di luce, come il “Cireneo che tornava affaticato dal lavoro ma ha avuto la buona volontà di aiutare il Signore a portare la croce” o come “quelle donne coraggiose, e come la Mamma di Gesù, che erano lì, soffrivano in silenzio” o ancora “il discepolo nascosto, che porta il corpo di Gesù con amore, per dargli sepoltura“.
Dov’è il mio cuore? A quale di queste persone io assomiglio?” ha quindi concluso senza mezzi termini Bergoglio “Che questa domanda ci accompagni durante tutta la settimana“.

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