giovedì 17 aprile 2014

Papa Francesco: La risurrezione è la prova che Dio opera nel momento più difficile

La risurrezione è la prova che Dio opera nel momento più difficile
Papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale del mercoledì, in Piazza San Pietro, ha interrotto la catechesi sui doni dello Spirito Santo, iniziata la settimana scorsa, per lasciare spazio a una riflessione sulla passione e morte di Gesù.
Oggi, nel bel mezzo della Settimana Santa, – ha fatto notare il Pontefice – la liturgia presenta il triste evento del tradimento di Giuda. Giuda va dalle autorità e semplicemente dice loro: “Quanto mi date se io ve lo consegno?”Trenta denari“.
E così Gesù ha un prezzo, come qualsiasi merce in un mercato. E Gesù accetta l’umiliazione fino alla morte in croce.
Nella Sua sofferenza e nella Sua morte possiamo vedere il dolore dell’umanità, il dolore dei nostri peccati, e la risposta di Dio al mistero del potere del male. Dio prende su di sé il male del mondo per vincerlo. La Sua passione non avviene per errore, è il Suo modo per mostrarci il suo amore infinito.
Nella Passione di Gesù contempliamo la Sua grandezza e il Suo amore .
In questa Settimana Santa farà bene a tutti noi guardare il crocifisso, baciare le piaghe di Gesù, e dire grazie, per ciò che ha fatto per ciascuno di noi. Tuttavia Dio interviene sempre nel momento che non ti aspetti. Gesù risorge.
La risurrezione di Gesù non è il “lieto fine” di una favola, non è il lieto fine di un film, ma è la prova che Dio opera nel momento più difficile, nei tempi più bui. La notte è sempre un po’ più buia appena prima che cominci ad albeggiare. Non scendiamo dalla croce prima del tempo. E non dimentichiamo in questa settimana di baciare spesso il crocifisso.
Queridos hermanos y hermanas:
Hoy, en la mitad de la Semana Santa, la liturgia nos presenta el triste hecho de la traición de Judas. Judas va a las autoridades y les dice simplemente: ¿Cuánto me van a dar si yo lo entrego?”. “Treinta monedas”.
Y Jesús tiene precio, como cualquier mercadería en un mercado. Y Jesús acepta esa humillación hasta la muerte de cruz.
En su sufrimiento y en su muerte podemos ver el dolor de la humanidad, el dolor de nuestros pecados, y la respuesta de Dios a ese misterio del poder del mal. Dios toma sobre sí el mal del mundo para vencerlo. Su Pasión no ocurre por error, es la manera de mostrarnos su amor infinito.
En esa Pasión de Jesús contemplamos su grandeza y su amor.
En esta Semana Santa nos hará bien a todos mirar el crucifijo, besar las llagas de Jesús, y decirle gracias, porque eso lo hizo por cada uno de nosotros. Pero Dios siempre interviene, en el momento en que quizás uno no lo espera. Y Jesús resucita.
La resurrección de Jesús no es el “final feliz” de un cuento de hadas, no es el happy end de una película, sino que es la prueba de que Dios actúa en el momento más difícil, en el momento más oscuro. La noche siempre es muy oscura, un poquito antes de que empiece a amanecer. No bajemos de la cruz antes de tiempo. Y no olvidemos en esta Semana de besar muchas veces el crucifijo.

Nessun commento:

Posta un commento