Il
Santurio della Madonna dei Lattani si trova sul monte dei Lattani,850
metri s.l.m., uno dei tanti crateri del vasto comprensorio vulcanico del
Roccamonfina, ora spento, ma attivissimo nei tempi antichi.
L'attribuzione "dei Lattani" alla
Madonna e al Santuario nel suo complesso non è unicovamente motivata. Vi
è, infatti, chi sostiene che essa sia da riferire all'omonimo che ne
indica la località di ubicazione e/o di riferimento della Sacra Icona,
ma vi è anche chi fa riferimento ad una leggendaria capretta definita
"lattifera" che fu la causa del suddetto rinvenimento"miracoloso". Altri
ancora fanno riferimento a un luogo originariamente legato al culto
delle fonti ed è proprio S. Maria delle Fonti che la chiama P. Francesco
Gonzaga nel sec.XVI, nella sua opera De Origine Seraphicae Religionis
Franciscanae de Observatia (Roma 1587- 527)
Il Papa Pio XII, con il suo Breve
Pontificio Vitae Hujus Jactati del 12 maggio 1952, Le attribuisce,
invece, il più ecumenico e maestoso titolo di Regina Mundi.
E' da evidenziare anche che l'esistenza ,
nel XV secolo, di un edificio di culto dedicato alla Beata Vergine è
documentato, in modo inoppugnabile, dall'epigrafe murata sul lato destro
della facciata della chiesa, ove in caratteri gotici è scritto:
"Hanc quicunque Dei Genetricis visitat
aedem, sun festis eius Cristique, et disciplinorum, indulgentur ei
centum peccata diebus.Quam fecit Thomas cognomine de Peregrinis anno
1430"
"Chiunque visita questo edificio della
Genitrice di Dio, nelle feste dedicate a Lei. a Cristo, e ai discepoli, i
peccati gli saranno indulgenziati di cento giorni.Lo costruì Tommaso
soprannominato De Peregrinis.Anno 1430"
Ordine Francescano
L'ordine dei Francescani ha avuto
origine ad opera di San Francesco d'Assisi. Egli ottenne nel 1210 dal
papa Innocenzo III la possibilità di vivere in modo radicale la povertà
evangelica. L'ordine da lui fondato, infatti, a differenza degli altri
ordini religiosi esistenti, in particolare agostiniani e benedettini,
scelse di praticare non solo una vita povera, non possedendo beni quali
conventi e terre, ma anche di condurre una vita mendicante.
Gli ordini mendicanti sono quegli ordini
religiosi che, non vivendo stabilmente con le rendite del lavoro dei
campi o del commercio, vivono di "provvidenza", cioè grazie alle offerte
dei fedeli. Tale scelta, come nel caso dei francescani, comporta la
necessità di vivere nella povertà più radicale. Una storia
ingarbugliata
Già alla morte di S.Francesco, l'ordine
da lui fondato si scisse in due rami: gli "spirituali" ed i
"conventuali". I primi fecero propria la cosiddetta "Regola non
bollata", cioè la regola approvata solo oralmente da Innocenzo III, che
concedeva all'ordine ed ai singoli frati di vivere in totale povertà. I
secondi, invece, fecero propria la Regola bollata promulgata da Papa
Onorio III, meno severa, ma altrettanto innovativa.
Più che per il modo di intendere e
praticare la povertà evangelica, i due rami si distinsero per il "ruolo"
che attribuirono all'ordine. Gli spirituali fecero propria la vita
ascetica e mendicante che aveva contraddistinto l'ordine ai suoi inizi; i
secondi, invece, preferirono una vita più conventuale e di cura delle
anime. Tipica figura di frate conventuale fu Sant'Antonio da Padova,
noto tanto per la sua povertà radicale, quanto per la sua opera di
apostolato.
Col passare dei secoli, l'ordine, o
meglio gli ordini, francescani sono stati oggetto di continui tentativi
di riforma. La più ampia è stata quella avviata dai "cappuccini", frati
che hanno cercato di coniugare vita conventuale e povertà austera.
Questi frati, caratteristici per le lunghe barbe, hanno preso il nome
dal proprio cappuccio, più lungo di quello degli altri ordini
francescani.
Papa Leone XIII, alla fine del XIX sec.,
ha voluto porre ordine tra i tanti ordini nel frattempo nati, e decise
di riunirli in tre ordini:
- Ordine dei Frati Minori;
- Ordine dei Frati Minori Conventuali;
- Ordine dei Frati minori Cappuccini.
Icona della beata Vergine
La scultura, realizzata su un monolico
lavico di colore grigio chiaro (la figura della Vergine è stata colorata
nel secolo XVII),alta poco più di un metro, del peso di circa tre
quintali.
Scolpita probabilmente da uno
scalpellino locale prima dell'anno mille, venne nascosta su questo monte
al tempo della persecuzione iconoclasta, durata dal 713 all'843, per
evitarne la distruzione.
La statua presenta la Vergine in trono,
con veste rossa e manto azzurro, che regge il Bambino, raffigurato
originariamente nella sua nudità, che reca nella mano sinistra un globo
sormontato dalla croce polare e nella destra una colomba.L'abito della
Vergine, con cintola molto alta, sembrerebbe una gamurra, un tipo di
veste femminile in uso nei secoli XIV e XV, che potrebbe fornire un
indizio per la cronologia della scultura che, secondo la tradizione, fu
ritrovata tra la fine del 1429 e gli inizi del 1430, periodo a cui si
lega tradizionalmente anche la fondazione del Santuario. Sulla
nicchia della Madonna, una lapide ricorda le grazie ottenute per
intercessione di Maria e i suoi Titoli di Gloria.
In italiano dice:
IL PIO PELLEGRINO CHE BRAMI FIUMI DI LATTE
SORGANTI DAL CIELO,ASCENDA QUESTA
PRODIGIOSA MONTAGNA DEI LATTANI POICHE' LA REGINA CHE GODE AL DI SOPRA
DEGLI ANGELI QUI CHIEDE IL SUO CULTO, QUI PORGE IL SUO TURGIDO SENO.
ELLA E' LA FIGLIA, SPOSA, MADRE DI DIO E FLORIDA VERGINE. CHE COSA NON OTTERRA' CHI LA INVOCA DI CUORE?
ANNO DEL SIGNORE 1586
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