mercoledì 26 marzo 2014

VERSO DEL 26.03.2014

«Il Signore apparve ad Abraamo alle querce di Mamre»

Genesi 18:1

Lettura biblica: Genesi 18:1-15

ALZARE GLI OCCHI

Spesse volte si sente dire, da credenti che non vogliono assumere nessuna responsabilità, né per se stessi e né per gli altri, una frase molto ricorrente: "Il Signore conosce ogni cosa"!

E questo è vero, pertanto dobbiamo ricordarci che il Signore conosce anche ciò che noi sappiamo, ma non vogliamo fare.

La prima parte di questo capitolo rivela appunto quanto sia importante rendersi strumenti di Dio, facendo anche la nostra parte.

Possiamo considerare almeno tre cose che fece Abramo prima che Dio gli rinnovasse la Sua promessa:


1) Alzò gli occhi.

Quando anche noi alziamo gli occhi non possiamo non fare la stessa esperienza di Abramo: vide Dio.
 
Questo è l'appello che il Signore fece ad Abramo (cfr. Genesi 13:14), è l'espressione di fede del Salmista (Salmo 121) e deve essere la nostra esperienza quotidiana con Dio.


2) Si prostrò fino a terra.

Alla presenza del Signore non ci rimane altro che umiliarci, offrire a Lui un cuore aperto e contrito invitandoLo a fermarsi presso di noi.

La nostra preghiera deve essere l'eco della richiesta accorata dei discepoli: «rimani con noi...» (Luca 24:29).


3) Offrì loro qualcosa.

Dopo una ossequiosa accoglienza, offrendo loro acqua per il lavaggio dei piedi, Abramo si preoccupò di offrire loro qualcosa da mangiare, prima delle schiacciate di farina e quindi disse ad uno dei suoi servi di preparare un vitello tenero e buono.

Quanto è importante fare nostri questi sentimenti, impossessarci delle stesse attitudini!

É la parte che tocca a noi compiere: alziamo i nostri occhi dalle situazioni contingenti; mettiamo da parte il nostro orgoglio umano che spesso frena il nostro cammino cristiano ed offriamo a Dio il meglio che possiamo darGli.

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