mercoledì 29 gennaio 2014

SALMO 2

IL Signore sostiene il suo consacrato

1    Perché le genti sono in tumulto
   e i popoli cospirano invano?
 2    Insorgono i re della terra
   e i prìncipi congiurano insieme
   contro il Signore e il suo consacrato:
 3  «Spezziamo le loro catene,
   gettiamo via da noi il loro giogo!».
 4    Ride colui che sta nei cieli,
   il Signore si fa beffe di loro.
 5  Egli parla nella sua ira,
   li spaventa con la sua collera:
 6    «Io stesso ho stabilito il mio sovrano
   sul Sion, mia santa montagna».
 7  Voglio annunciare il decreto del Signore.
   Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
   io oggi ti ho generato.
 8  Chiedimi e ti darò in eredità le genti
   e in tuo dominio le terre più lontane.
 9    Le spezzerai con scettro di ferro,
   come vaso di argilla le frantumerai».
 10 E ora siate saggi, o sovrani;
   lasciatevi correggere, o giudici della terra;
 11 servite il Signore con timore
   e rallegratevi con tremore.
 12 Imparate la disciplina,
   perché non si adiri e voi perdiate la via:
   in un attimo divampa la sua ira.       
                      Beato chi in lui si rifugia.

 


Il Messia (2,2). Il termine “messia”, parola ricalcata dall'ebraico (e tradotta in greco con “cristo”), significa “unto” o “segnato dall'unzione” con olio d'oliva, simbolo di pace, di benessere e dei doni di Dio. Il Messia è l'uomo scelto da Dio per compiere una missione. Tali erano considerati i re in Israele: essi venivano posti a capo del popolo con il rito apposito dell'unzione (1Samuele 10,1). La traduzione latina del Salmo 2 non parla semplicemente di un messia-re, ma del Messia definitivo, Gesù Cristo. Nel Nuovo Testamento, Cristo viene dichiarato l'unto di Dio per eccellenza (Marco 8,29: «Tu sei il Cristo») e a lui viene applicato in un passo del Vangelo di Luca (4,18-22) il significativo testo messianico di Isaia 61,1-2.

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