Giovanni 8:11
Lettura biblica: Giovanni 8:1-11
Perdono
Nel
considerare questo episodio notiamo subito la figura della peccatrice
che, a furor di popolo, venne portata dinanzi a Gesù per essere
giudicata e condannata.
Appare
evidente che lo scopo degli Scribi e dei Farisei era quello di mettere
alla prova Gesù per poterLo accusare, ma la donna tutto questo non lo
poteva sapere e nel considerare la santità che emanava dalla persona di
Gesù, chissà quale terribile giudizio si attendeva.
Ma
ecco, il Maestro risponde in modo del tutto inatteso, tale da
sorprendere e sconcertare la donna e tutti gli astanti, e in conseguenza
della Sua replica, gli accusatori, uno ad uno si dileguano.
Rimangono
così soli, l'una di fronte all'altro. Ella aspetta in silenzio mentre
il Maestro continua a tracciare segni per terra. Furono attimi
lunghissimi ed intensi. Cosa accadrà ora?
Poi, ad un tratto Gesù alza gli occhi e la fissa: pronuncerà rimproveri, accuse, condanne?
No,
il Suo sguardo è differente da quello di tutti gli altri. Una luce
particolare brilla nei Suoi occhi. Il Signore sa, la conosce e non è lì
per condannarla, ma per perdonare.
Grazie Signore perché non hai mandato il Tuo figliuolo per giudicarci ma per perdonarci.
Grazie perché Gesù non è venuto per condannare il mondo ma perché il mondo per mezzo di Lui sia salvato. «Non
vi è dunque alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Infatti
chi accuserà gli eletti di Dio?... Chi sarà quel che li condanni?...
Chi ci separerà dall'amore di Cristo?...» (Romani 8:1,33-39)
Che
terrore, che confusione, che angoscia per quella donna quando tutti,
col dito alzato l'accusavano, ma quale serenità dopo quell'incontro
personale con Gesù.
Nel
suo cuore vi è ora pace e gioia, perché sa che il suo peccato è stato
perdonato, cancellato, dimenticato! Nel momento in cui si è trovata sola
con Gesù tutto è cambiato nella sua vita.
Cerchiamo anche noi di trovarci soli con Gesù. Davanti a Lui troveremo istruzioni, conforto e perdono.
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