giovedì 12 dicembre 2013

Sai Baba



Testimoni di Geova   

Come riconoscere i falsi Carismatici




 
I FALSI PROFETI - SAI BABA
Per chi non conosce bene il Vangelo, le parole "attenti ai falsi profeti" possono sembrare fuori dal tempo e lontane dalla realtà... ma è proprio per questo che Gesù sottolineò questo pericolo e il modo per evitarlo, prima di ascendere al cielo. Nel corso dei secoli i falsi profeti non sono mancati, e non ne mancano nemmeno ai tempi nostri. Ma nessuno di loro ha retto all'analisi fatta con i criteri indicatici nei vangeli e negli Atti degli Apostoli. Sono scomparsi nel nulla dal quale provenivano, e lo stesso accadrà a quelli contemporanei... e potremmo anche ignorarli, se non fosse per una cosa che ci deve invece far stare sempre in guardia: Non sappiamo quando tornerà Gesù, ma sappiamo che prima del Suo ritorno verrà l'anticristo e la sua opera non potrà essere ignorata. Per questo motivo dobbiamo essere sempre in guardia: il ritorno di Gesù può avvenire in qualsiasi momento, per cui in qualsiasi momento il nemico potrebbe essere all'opera. Prima di rileggere le parole del Vangelo, è opportuno fare una precisazione, visto che molti sono confusi su questo punto: Gesù non tornerà alla fine del mondo quando non ci sarà più nessuno in vita, ma tornerà in un giorno (o una notte) come tante, e sarà il Suo ritorno a porre fine a QUESTO mondo, eliminando il male e la morte. Detto questo, ci si può ancora chiedere: ma se ci fosse inviato un vero profeta, come lo potremmo riconoscere? Stando sempre alle parole di Gesù, e all'esempio fornito dai veri, grandi profeti della Bibbia, e particolarmente da S.Giovanni Battista, possiamo avere questi riferimenti di base:
    il vero profeta riporta la parola di Dio come l'ha ricevuta, senza interpretarla;
    non si mette in mostra, il suo scopo è solo diffondere il messaggio;
    non guadagna nulla per farlo, e rifiuta eventuali offerte;
    quel che afferma è conforme alla Sacra Scrittura;
    i frutti della sua opera devono essere una autentica conversione dei cuori e il ritorno alla Chiesa e ai Sacramenti per chi ne era lontano.

+"Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi
profeti e faranno grandi portenti e miracoli,
così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.
Ecco, io ve l'ho predetto.+"
(Matteo 24:24-25)
Questa Profezia del Maestro Gesù di Nazareth,
si compie completamente nella persona di Sai Baba,
il "santone" indiano che vuole anche il "sincretismo religioso"condannato da ogni fede cristiana perchè diabolico.
Inutile e disgustoso parlare di uomini e donne stuprate
da Sai Baba mentre erano sotto i suoi "poteri";
Non ci sono dubbi che Sai Baba abbia dei poteri,
ma ci si è mai chiesto da chi gli provengano ?
I miracoli possono avere due origini o
meglio essere classificati così:
1) soprannaturale (da Dio)
2) preternaturale (dal Maligno)
Non ci sono dubbi da dove provengano i poteri di Sai Baba,
tanto è vero che Gabriele Amorth, Presidente Internazionale degli Esorcisti lo definisce: il figlio primogenito di Satana.
C'è gente che ha ingerito le sue "polverine" e ci sono
volute centinaia di esorcismi e vomiti di sangue e materiale
repellente di ogni genere per liberare queste persone !
Riporto qui l'intervista a Gabriel Amorth di Viviana Bruschi,
apparsa sul "Resto del Carlino" l'8 marzo 2004:
Padre Amorth si scaglia contro i seguaci del santone Sai Baba: "E' pericoloso"
Per il sacerdote esorcista della Santa Sede, utilizzare le polveri distribuite dal famoso mistico significa aprire la porta al demonio. "Quell'uomo si ritiene Dio, spesso ho dovuto scacciare il diavolo da chi è andato a visitarlo".

Viaggio in India con sosta da Sai Baba. Il santone riceve e ascolta. L’atmosfera attorno è ovattata, quasi surreale.
Sai Baba conosce il passato della persona e glielo snocciola, poi dà consigli per il futuro e crea dal nulla le famose polveri che, sostiene, dovrebbero guarire tutte le malattie, fisiche e psichiche.
La turista italiana ringrazia, s’inchina, saluta e, anche se europea, lo fa con le mani giunte all’altezza del petto (un gesto che oggi è di moda).
Una volta a casa, regala la polvere a destra e a manca perché, assicura, “è miracolosa, fa bene, dà pace”.
La visita al santone indiano è diventata ormai consueta come la sosta al santuario di Loreto, ma la differenza c’è e si vede. Al punto che a lanciare l’allarme "Sos polveri",
niente a che vedere con quelle da inquinamento che stanno facendo ammattire assessori al traffico e automobilisti,
è l’esorcista della Santa Sede
e presidente internazionale degli esorcisti, il modenese padre Gabriele Amorth.
”Consiglio vivamente alle persone di evitare la tappa da Sai Baba – avverte padre Amorth – perché il più delle volte necessitano di preghiere di liberazione e, nei casi più gravi, di esorcismi. Noi siamo in pochi e il lavoro sta aumentando a dismisura”.
Sai Baba, insomma, sarebbe un eccellente e ignaro procacciatore di lavoro per i pochi, circa 300, esorcisti italiani. Un numero che ai non addetti ai lavori sembra elevato, ma che di fatto “è pochissima cosa rispetto al proliferare di persone disturbate e possedute”, precisa don Amorth.
Il sacerdote esorcista ritiene Sai Baba un emissario di Satana. “E’ il suo figlio primogenito, non ho dubbi in proposito.
Parla bene di tutti, di Gesù in particolare,
ma il dio è lui.
Aiuta con cospicue donazioni gli ospedali dei villaggi indiani, apparentemente fa del bene perché il diavolo è furbissimo, ma il dio si ritiene lui, gli altri sarebbero tutti profeti.
Tanti turisti italiani, donne in special modo, cadono nella sua rete”.
Il santone indiano, secondo padre Amorth, crea nel visitatore, se assiduo ancor peggio, una sorta di catena spirituale negativa, insomma un legame, una dipendenza, come del resto fanno maghi e cartomanti.
”Ho impiegato anni per liberare, nel Nome potente di Gesù, una signora, madre di quattro bambini, la quale era andata numerose volte a trovare il santone in India.
Molte volte gli aveva baciato i piedi, Satana vuole essere adorato, e molte volte aveva mangiato la polvere.
Bene, questa signora per anni ha sputato sangue per liberarsi dalle polveri. Ma non sempre è così.
A volte può bastare una sola seduta d’esorcismo per liberare la persona. Tutto dipende dalla forza con cui il demonio è entrato in lei, dai disturbi del paziente e dalla sua collaborazione”, spiega l’esorcista.
Il quale precisa che non è automatico il pericolo che un “passaggio” da Sai Baba finisca con il causare per tutti una sosta obbligata dagli esorcisti. “Ma il più delle volte – precisa padre Amorth – la persona necessita di preghiere di liberazione, e in quel caso vanno benissimo i gruppi carismatici cristiani.
Frequentare santoni, maghi e cartomanti – insiste l’esorcista vaticano – all’inizio può dare un senso di sollievo, perché il demonio è furbo, ma è importante che la gente sappia che ha aperto una porta al principe del male. Già tanti sono gli italiani, circa dodici milioni, che ricorrono all’occulto. E adesso proliferano pure gli adepti di Sai Baba”.
Qualche giorno fa un mio caro fratello ha chiesto ad un'altro famoso esorcista dell'Italia Centrale, stimato amico di padre Gabriele, notizie sul conto di Sai Baba. In particolare voleva sapere se avesse mai esorcizzato qualcuno entrato in contatto con il santone.
La risposta è stata repentina "è capitato un solo caso di una signora che è stata per cinque anni in India da Sai Baba, e che era completamente posseduta. Durante l'esorcismo gli ho chiesto: "Chi è Sai Baba?" e il demonio mi ha risposto: "E' la vera incarnazione di Lucifero!" ".
Considerando che i suoi adepti nel mondo sono circa 10 milioni, pur non essendo tutti posseduti, ce ne sarà di lavoro da fare...

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