Ho provato tutte le gioie ed ho goduto tutti
i piaceri di questa vita! Ed ecco che ogni cosa è vanità. Sono giunto a dir del sorriso:
«Esso è una follia»; e poi ho detto della gioia: «A che giova?»
Che profitto trae l´uomo di tutta la fatica
che dura sotto il sole? Intrapresi dei grandi lavori; mi edificai delle case; piantai
delle vigne; feci dei giardini e immensi parchi, piantai degli alberi fruttiferi d´ogni
specie; costruii degli stagni per adacquare con essi il bosco dove crescevano gli alberi;
ebbi pure greggi ed armenti, accumulai argento, mi procurai dei cantanti e delle
cantanti, delle donne in gran numero e tutto ciò che fa la delizia degli uomini. Di
tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il mio cuore
d´alcuna gioia. Poi passai a considerare tutte le opere che le mie mani avevano fatte
e la fatica che avevo fatta a farle.....ed ecco che era tutto vanità e come un correr
dietro al vento.
Così ho odiato la vita, perché
tutto ciò che si
fa sotto il sole m´è divenuto odioso, poiché di tutto non se ne trae
alcun profitto sotto
il sole. Ho odiato pure ogni fatica che ho fatto sotto il sole e di cui
debbo lasciare
il godimento a colui che verrà dopo di me. E chissà s´egli sarà savio o
stolto? Poiché,
ecco un uomo che ha lavorato con saviezza, con intelligenza e con
successo poi lascia
il frutto del suo lavoro in eredità a un altro il quale non v´ha speso
intorno alcuna fatica! Eppure sarà lui il padrone di tutto il lavoro che
io ho compiuto con fatica e con saviezza
sotto il sole... Ed anche questo è vanità ed un grande male.
Mi son messo poi a considerare tutte le
oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i
quali non hanno chi li consoli e dal lato dei loro oppressori la violenza. Ond´io ho
stimato i morti, che son già morti, più felici dei vivi che son vivi tuttora; ed è ancor
più felice degli uni e degli altri, colui che ancora non è venuto all´esistenza e non ha
ancora vedute le azioni malvage che si commettono sotto il sole. Ho visto che ogni
fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell´uno contro l´altro... ed
anche questo è vanità e come un correr dietro al vento.
Per tutto v´è il suo tempo, v´è il suo
momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere ed un tempo per
morire; un tempo per piantare ed un tempo per svellere ciò ch´è piantato; un
tempo per uccidere ed un tempo per guarire; un tempo per demolire ed un tempo
per costruire; un tempo per piangere ed un tempo per ridere; un tempo per fare
cordoglio ed un tempo per ballare; un tempo per gettar via pietre ed un tempo
per raccoglierle; un tempo per abbracciare ed un tempo per astenersi dagli
abbracciamenti; un tempo per cercare ed un tempo per perdere; un tempo per
conservare ed un tempo per buttar via; un tempo per strappare ed un tempo per
cucire; un tempo per tacere ed un tempo per parlare; un tempo per amare ed un
tempo per odiare; un tempo per la guerra ed un tempo per la pace.
Mi sono messo pure a considerare che
sotto il sole, per correre non basta essere agili, né basta per combattere essere
valorosi, né essere savi per avere del pane, né essere intelligenti per aver delle
ricchezze, né essere abili per ottenere favori; poiché tutti dipendono dal tempo
e dalle circostanze. Infatti l´uomo non conosce la sua ora; come i pesci sono presi
nella rete fatale, e come gli uccelli che son còlti d'improvviso nel laccio della
trappola, così pure gli uomini saranno presi, nel tempo più impensato, dal laccio
della morte, che piomberà loro addosso improvvisa e senza alcun preavviso.
Perciò, rallegrati pure o giovane durante
la tua adolescenza, e gioisca pure il cuore tuo durante i giorni della tua giovinezza;
cammina pure nelle vie dove ti mena il cuore e segui pure gli sguardi degli occhi tuoi;
ma sappi che, per tutte queste cose, Iddio ti chiamerà in giudizio! Bandisci dal tuo
cuore la tristezza e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e
l´aurora sono vanità! Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho
più alcun piacere»; prima che il sole, la luce, la luna e le stelle s´oscurino e le
nuvole tornino dopo la pioggia; prima dell´età in cui gli uomini forti si curvano, le
macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle
finestre si oscurano e i due battenti della porta si chiudono; prima che il cordone
d´argento si stacchi, il vaso d´oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la
ruota infranta cada nel pozzo; prima che la polvere torni alla terra com´era prima
e lo spirito torni a Dio che l´ha dato. Se dunque un uomo vive molti anni, si rallegri
pure in tutti questi anni, ma pensi ai giorni delle tenebre, che saran molto di più...
Ecco, ho provato di tutto nella vita e ho
esaminato attentamente ogni cosa, una ad una, per afferrarne la vera ragione, ed
ecco la conclusione:
Vanità delle vanità, ogni cosa è vanità e come un correr dietro al vento!
«Perciò... che giova all'uomo se
guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?»
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