Capitolo 26
VII. PASSIONE E RISURREZIONE
Complotto contro Gesù
[1]Terminati
tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: [2]«Voi
sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà
consegnato per essere crocifisso».
[3]Allora
i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del
sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, [4]e tennero consiglio
per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. [5]Ma
dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il
popolo».
L'unzione a Betania
[6]Mentre
Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, [7]gli
si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto
prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. [8]I
discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco?
[9]Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!». [10]Ma
Gesù, accortosene, disse loro: «Perché infastidite questa donna? Essa
ha compiuto un'azione buona verso di me. [11]I poveri infatti li
avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. [12]Versando
questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. [13]In
verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo
intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei».
Il tradimento di Giuda
[14]Allora
uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti [15]e
disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli
gli fissarono trenta monete d'argento. [16]Da quel momento
cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
Preparativi del pasto pasquale
[17]Il
primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli
dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». [18]Ed
egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti
manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei
discepoli». [19]I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù,
e prepararono la Pasqua.
Annunzio del tradimento di Giuda
[20]Venuta
la sera, si mise a mensa con i Dodici. [21]Mentre mangiavano
disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». [22]Ed
essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli:
«Sono forse io, Signore?». [23]Ed egli rispose: «Colui che ha
intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. [24]Il
Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal
quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo
se non fosse mai nato!». [25]Giuda, il traditore, disse: «Rabbì,
sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
Istituzione dell'Eucaristia
[26]Ora,
mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la
benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e
mangiate; questo è il mio corpo». [27]Poi prese il calice e,
dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, [28]perché
questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione
dei peccati. [29]Io vi dico che da ora non berrò più di questo
frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel
regno del Padre mio».
Predizione del rinnegamento di Pietro
[30]E
dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. [31]Allora
Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa
notte. Sta scritto infatti:
Percuoterò
il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge,
e saranno disperse le pecore del gregge,
[32]ma
dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». [33]E
Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi
scandalizzerò mai». [34]Gli disse Gesù: «In verità ti dico:
questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte».
[35]E Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non
ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.
Al Getsemani
[36]Allora
Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai
discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». [37]E
presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare
tristezza e angoscia. [38]Disse loro: «La mia anima è triste
fino alla morte; restate qui e vegliate con me». [39]E
avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo:
«Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come
voglio io, ma come vuoi tu!». [40]Poi tornò dai discepoli e li
trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci
di vegliare un'ora sola con me? [41]Vegliate e pregate, per non
cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». [42]E
di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice
non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà».
[43]E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli
occhi loro si erano appesantiti. [44]E lasciatili, si allontanò
di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. [45]Poi
si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate!
Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato
in mano ai peccatori. [46]Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi
tradisce si avvicina».
L'arresto di Gesù
[47]Mentre
parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran
folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani
del popolo. [48]Il traditore aveva dato loro questo segnale
dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». [49]E
subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. [50]E
Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti
e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. [51]Ed ecco,
uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e
colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
[52]Allora
Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che
mettono mano alla spada periranno di spada. [53]Pensi forse che
io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici
legioni di angeli? [54]Ma come allora si adempirebbero le
Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». [55]In quello
stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti come contro un
brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto
nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. [56]Ma tutto
questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti».
Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
Gesù davanti al sinedrio
[57]Or
quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote
Caifa, presso il quale gia si erano riuniti gli scribi e gli anziani. [58]Pietro
intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote;
ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la
conclusione.
[59]I
sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa
testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; [60]ma non
riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi
testimoni. [61]Finalmente se ne presentarono due, che
affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio
e ricostruirlo in tre giorni». [62]Alzatosi il sommo sacerdote
gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di
te?». [63]Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse:
«Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo,
il Figlio di Dio». [64]«Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi
io vi dico:
d'ora
innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».
[65]Allora
il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato!
Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la
bestemmia; [66]che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di
morte!». [67]Allora gli sputarono in faccia e lo
schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, [68]dicendo: «Indovina,
Cristo! Chi è che ti ha percosso?».
Rinnegamenti di Pietro
[69]Pietro
intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò
e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». [70]Ed egli negò
davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». [71]Mentre
usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui
era con Gesù, il Nazareno». [72]Ma egli negò di nuovo
giurando: «Non conosco quell'uomo». [73]Dopo un poco, i
presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di
quelli; la tua parlata ti tradisce!». [74]Allora egli cominciò
a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo
cantò. [75]E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima
che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto,
pianse amaramente.
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